"A Washington c'è una dittatura e l'Europa è soggiogata". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov parlando all'Assemblea Generale Onu
Il discorso del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, sabato all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, è stato una requisitoria contro gli Stati Uniti con la quale Mosca afferma le ragioni dell'azione bellica in Ucraina da sempre definita dal presidente Putin "operazione militare speciale". Il capo della diplomazia russa Lavrov è stato molto chiaro...
"Invece del dialogo - ha proseguito il capo della diplomazia di Mosca - dobbiamo affrontare la disinformazione e le bugie dell'Occidente che minano la fiducia nelle leggi internazionali e nelle istituzioni internazionali".
La "dittatura" degli USA
Per Lavrov quella di Washington è anche una dittatura sull'Europa. Passando ai referendum secondo Lavrov sarebbero basati su una "richiesta del governo locale, le condizioni sono state pubblicate e dopo questi referendum la Russia rispettera' l'espressione della volonta' del popolo di quei territori, che da lungo tempo soffre gli abusi del regime nazista" di Kiev.
Nuovi arresti in Russia
Intanto in Russia la polizia ha fermato più di 700 attivisti che manifestavano in varie città contro l'intervento in Ucraina, secondo quanto ha scritto sulla sua pagina web l'organizzazione per la libertà in Russia OVD info che monitora la pressione della polizia sulle iniziative contrarie alla guerra. Diversi sono stati i presidi di polizia nel cuore delle maggiori città russe dove ci sono stati o si temevano assembramenti.