Iran in fiamme, proteste, arresti e morti. Raisi: "L'Occidente gonfia quanto accaduto"

La protesta delle donne iraniane
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Di Debora Gandini
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Mentre l’Iran si infiamma il Presidente Ebrahim Raisi ha fatto sapere che sono in corso indagini sulla morte di Mahsa Amini, la 22enne deceduta mentre era sotto la custodia dalla polizia per non aver indossato correttamente il velo

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Mentre l**’Iran** si infiamma il Presidente Ebrahim Raisi ha fatto sapere che sono in corso indagini sulla morte di Mahsa Amini, la 22enne deceduta mentre era sotto la custodia dalla polizia morale per non aver indossato correttamente il velo. 

In tutto il Paese ormai senza sosta da una settimana proseguono proteste di piazza con scontri con la polizia. Tensioni che hanno già fatto oltre diverse vittime e feriti. In un clima sempre più teso, Raisi ha accusato l’Occidente di aver gonfiato quanto accaduto in Iran.

"E’ necessario applicare le stesse valutazioni anche quando episodi simili si verificano in altre parti del mondo, mi riferisco alle indagini, ha detto Raisi. Bisognerebbe chiedere la stessa cosa per coloro che perdono la vita per mano delle forze dell'ordine anche in Europa o negli Stati Uniti d'America. Qui perché non si aprono indagini per coloro che subiscono percosse ingiuste?"

Intanto secondo fonti governative sono una decina le persone rimaste uccise durante la repressione delle proteste non solo a Teheran ma nelle principali città iraniane. Secondo l'Ong Iran Human Rights (IHR) che ha sede ad Oslo, i morti sarebbero una trentina. E nonostante i divieti le manifestazioni non si placano. In un clima sempre più acceso, le autorità hanno chiuso l’accesso ai social network, stop a Whatsapp e Facebook, assicurando che si tratta solo di “tagli parziali”.

Studenti ma anche lavoratori sono scesi in piazza in 15 città, bloccando il traffico, incendiando cassonetti e veicoli della polizia, lanciando pietre contro le forze di sicurezza e scandendo slogan antigovernativi. La polizia ha usato gas lacrimogeni per disperdere la folla. Numerosi gli arresti.

Il presidente americano Joe Biden parlando alla 77ma Assemblea generale dell'Onu ha espresso la solidarietà alle donne iraniane. 'Non permetteremo all'Iran di avere la bomba nucleare - ha detto**-. Gli Stati Uniti sono al fianco delle coraggiose donne iraniane** che in questi giorni, come segno di solidarietà alla famiglia Amini, si stanno tagliando i capelli.

Era dal novembre 2019 che l'Iran non vedeva proteste così pesanti anche se allora a scatenare la rabbia degli iraniani fu il forte rialzo del prezzo del petrolio e una grave crisi economica.

La reazione del padre di Mahsa Amini

Il padre di Mahsa Amini ha accusato le autorità iraniane di mentire sulla morte della figlia. Amjad Amini ha detto che i medici si sono rifiutati di fargli vedere Mahsa dopo il decesso: "Stanno mentendo. Stanno dicendo bugie. Tutto è una bugia... non gli importa quanto abbia implorato, non mi hanno permesso di vedere mia figlia", ha detto alla Bbc Persia, ripreso dagli altri media internazionali. L'uomo ha anche riferito che quando ha visto il corpo della figlia prima del funerale era completamente avvolto tranne il viso e i piedi, su cui c'erano lividi: "Non ho idea di cosa le abbiano fatto", ha detto.

Secondo funzionari iraniani la giovane sarebbe morta dopo aver subito un "attacco di cuore" ed essere caduta in coma, ma la sua famiglia ha affermato che non aveva problemi cardiaci, secondo Emtedad News, un media indipendente iraniano. 

Risorse addizionali per questo articolo • ANSA

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