Anche le due potenze asiatiche auspicano il dialogo per la fine del conflitto in Ucraina e difendono l'integrità territoriale del Paese; Lavrov isolato afferma di non riporre alcuna fiducia nella corte penale internazionale
"Al consiglio di sicurezza dell'Onu tutti dovrebbero dire alla Russia di interrompere la minaccia nucleare", aveva chiesto il segretario di Stato americano e così, più o meno, è stato. A partire dal segretario generale dell'Onu António Guterres che ha detto: "L'idea di un conflitto nucleare, un tempo impensabile, è oggi evocata da alcuni. Già questo è inaccettabile". Guterres ha anche chiesto che si individuoino le responsabilità se crimini di guerra sono stati commessi in Ucraina. Un'istanza prioritaria anche per Kiev che col suo ministro degli esteri rilancia: "Non ci sarà pace senza giustizia - ha detto Dmytro Kuleba - Sottolineo che nessuno dei crimini russi in Ucraina sarebbe stato possibile senza la criminale aggressione contro l'Ucraina commessa dalla leadership russa. Non può rimanere impunita e l'unico modo possibile per processare il presidente Putin e il suo entourage è istituire un tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l'Ucraina".
Ad ascoltare Kuleba c'era anche il ministro degli esteri russo Serguei Lavrov che ha definito l'Ucraina uno "Stato nazista che perseguita gli oppositori" e rispetto a un giudizio per criminimi di guerra ha dichiarato di non aver alcuna fiducia nella corte penale internazionale dell'Aia visto che l'Ucraina è restata impunita negli ultimi otto anni (da quando, secondo Mosca, sono iniziati i bombardamenti ucraini contro i filorussi del Donbass n.d.r.) "Non ci aspettiamo nulla, il tempo dell'attesa è finito", ha detto Lavrov.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken da parte sua ha attaccato pesantemente Mosca e posto una domanda retorica: "In che modo questa aggressione contro l'Ucraina da parte del presidente Putin migliora la vita o le prospettive di ogni singolo cittadino russo? - ha chiesto - Un uomo ha scelto questa guerra, un uomo può mettervi fine. Perché se la Russia smette di combattere, la guerra finisce. Se l'Ucraina smette di combattere, l'Ucraina finisce. "
Ma una delle dichiarazioni più importanti della giornata arriva dal ministro degli esteri cinese che invoca la fine di una guerra dalle conseguenze negative contagiose . "La priorità - ha detto anche a margine del consesso durante un bilaterale con l'omologo polacco - è la fine della guerra (... ) la Cina non starà a guardare né aggiungerà benzina sul fuoco".