Celebrati nell'abbazia di Westminster i solenni funerali della sovrana scomparsa l'8 settembre scorso
Il feretro della regina Elisabetta II trasportato su un affusto di cannone e scortato da un picchetto d'onore della Guardia Reale all'interno dell'abbazia di Westminster. Ha avuto inizio così il solenne funerale di Stato della sovrana che ha regnato per 70 anni sul trono del Regno Unito e che è morta l'8 settembre a 96 anni di età.
La bara è stata seguita da re Carlo, dai suoi fratelli Anna Andrea ed Edoardo, dai figli del nuovo sovrano e dalla regina consorte Camilla.
Il reverendo David Hoyle ha aperto la liturgia secondo il rito anglicano, ricordando il valore simbolico dell'abbazia di Westminster nella lunga vita di Elisabetta II: qui fu unita in matrimonio con il principe Filippo nel 1947; e sempre qui fu incoronata nel giugno del 1953, dopo la morte di re Giorgio VI
Riuniti ancora
Proprio nel royal vault, accanto al principe consorte Filippo, il feretro di Elisabetta II è stato deposto, in quello che per entrambi dovrebbe essere un luogo di sepoltura provvisorio.
L'arcivescovo di Cànterbury e primate della chiesa d'Inghilterra, Justin Welby, ha pronunciato un sermone mentre la premier Liz Truss ha tenuto una lettura dai Salmi. Alla cerimonia hanno partecipato più di 500 capi di stato o di governo stranieri, e non sono mancate le proteste diplomatiche della Russia, che ha lamentato il mancato invito parlando di ritorsione politica per le vicende dell'Ucraina. Non grate anche le rappresentanze di Afghanistan, Bielorussia, Myanmar, Siria e Venezuela
Il solenne funerale di Stato della regina Elisabetta potrebbe diventare l'evento televisivo globale più visto di tutti i tempi, con 4,1 miliardi di spettatori, secondo alcune stime.
Il peso della storia
Anche fuori dall'abbazia, l'emozione era, ancora una volta, palpabile nel giorno dell'ultimo saluto alla regina.
Nonostante le ormai consuete e interminabili code, i britannici hanno atteso in silenzio per veder passar il corteo: sapevano che questa era l'ultima occasione per dire addio
Così, quando il feretro è arrivato, trovatisi all'apice di una serie di momenti solenni, i sudditi di sua maestà hanno potuto sentire ancora una volta sulle proprie spalle il peso della storia
"Volevo cogliere l'attimo - racconta un cittadino londinese - e vedere davvero la bara della regina che mi passava davanti. Così ho tenuto il telefono, l'ho messo in posizione, e poi l'ho ignorato guardando dritto verso la bara. Ma a dire il vero sono crollato subito. Perché mi sembrava di aver perso mia nonna".