L'agenda di Nancy Pelosi - già molto attiva diplomaticamente, con la sua recente sortita a Taiwan - durante la sua visita in Armenia prevede l'incontro con il contestato primo ministro armeno Nikola Pashinyan
Missione in Armenia per Nancy Pelosi.
La speaker democratica della Camera al Congresso americano (82 anni), è arrivata sabato a Erevan, la capitale armena, in un chiaro segnale di sostegno all'Armenia nel conflitto con l'Azerbaigian, che è riesploso nei giorni scorsi.
Pelosi ha commentato "La nostra riunione si è focalizzata sulla sicurezza in seguito agli attacchi sferrati da parte azera in territorio armeno. Li condanniamo senza indugio e questi attacchi minacciano un accordo di pace che è urgente".
La scorsa settimana si sono verificati attacchi e bombardamenti tra i due eserciti, che hanno provocato oltre 200 vitime tra entrambe le parti. Ora, da mercoledi sera, è in vigore il cessate il fuoco.
È stata la prima escalation di tensione dalla fine della "Guerra delle sei settimane", nel novembre 2020, vinta dall'Azerbaigian, dopo la quale l'Armenia ha dovuto accettare pesanti concessioni territoriali.
Una missione del Ctso si è recata in loco per capire cosa è successo a partire dal 13 settembre quando sono scoppiati gli ultimi scontri. Il capo della missione Anatoly Sidorov ha dichiarato: "Il compito più impegnativo oggi era la visita dei territori dove ci sono stati gli scontri. Cerchiamo di essere il più possibile obiettivi, ci basiamo sui fatti. Ed è ancora presto per trarne conclusioni".
In Armenia vedono il riavvicinamento con l'Occidente come una valida alternativa all'Organizzazione del trattato per la sicurezza collettiva (Csto), l'equivalente orientale - a guida russa - alla Nato: per i cittadini armeni non serve a nulla nella disputa con l'Azerbaigian per il controllo del Nagorno-Karabakh, territorio azero con popolazione a maggioranza armena, che dagli anni '80 ha scatenato diverse guerra tra armeni e azeri.
Ashot Gevorkyan, un manifestante, sabato per le strade di Erevan:
"Siamo molto insoddisfatti di questa organizzazione, che non può assolutamente aiutare l'Armenia, non opera nell'interesse del nostro Paese e sostiene il regime della Turchia, alleata degli azeri. Quindi, mi sembra che non abbiamo bisogno di una tale organizzazione e che dobbiamo immediatamente ritirarci, per il bene degli interessi dell'Armenia, della nostra sovranità e della sicurezza nazionale".
L'agenda di Nancy Pelosi - già molto attiva diplomaticamente, con la sua recente sortita, contestata dalla Cina, a Taiwan - durante la sua visita In Armenia prevede l'incontro con il contestato primo ministro armeno Nikola Pashinyan.
Insieme alla speaker della Camera, a Erevan è arrivata una delegazione di membri del Congresso americano, tra i quali Frank Pallone, presidente della commissione per l'Energia e il Commercio della Camera, e le deputate Jackie Speier e Anna Eshoo.