Scuola al via ma non ci sono studenti: soppresse migliaia di classi per calo demografico

Scuola: iniziano le lezioni
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Prima campanella del post Covid: la scuola accantona Dad, mascherine e distanziamento ma conta sempre meno studenti

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La scuola post Covid riparte: accantonata la didattica a distanza, senza l'obbligo di indossare le mascherine e di rispettare le norme di distanziamento inizia il nuovo anno scolastico nelle prime sette regioni italiane - Abruzzo, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e nella Provincia di Trento - secondo il calendario stilato dagli uffici scolastici regionali.

I ragazzi della Provincia di Bolzano hanno anticipato l'ingresso il 5 settembre mentre domani, martedì 13 settembre, la prima campanella suonerà per gli studenti della Campania. Mercoledì 14 sarà la volta di Calabria, Puglia, Sardegna, Umbria, Liguria, Marche, Molise. Giovedì, invece, lezioni al via in Emilia-Romagna, Lazio e Toscana. Il 19 settembre, Sicilia e Valle d’Aosta.

A entrare in classe saranno 7.286.151 studenti, 220mila in meno in soli due anni, segno che l'emergenza denatalità comincia a cambiare anche la fisionomia della scuola con 3mila classi in meno, istituti primari decongestionati e classi pollaio alle superiori. 

Il dato che indica in quale direzione andrà la scuola di domani è quello delle nuove nascite, che nel 2021 sono scese al di sotto delle 400mila unità. 

L'anno scolastico che parte oggi è anche segnato dai rincari. 

Secondo il Codacons, gli incrementi medi dei listini per libri e cancelleria sono pari al 7%: un aumento legato ai costi di produzione, in capo alle imprese del settore, determinati dal caro-energia. 

Il ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi e i sindacati hanno però assicurato che il caro energia non peserà sull’andamento dell’anno scolastico, che dovrà essere in presenza e senza giornate in Dad per risparmiare sul riscaldamento delle classi.

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