Dal Forum Economico di Vladivostok, Putin si scaglia contro l'Occidente, parla di calo insignificante del PIL russo, pensa ad un limite all'export di grano ucraino all'Europa e "accarezza" gli alleati Cina e India
Dall'Eastern Economic Forum di Vladivostok, Vladimir Putin si è scagliato contro l'Occidente.
Nel mirino del presidente russo, le sanzioni imposte alla Russia per la guerra in Ucraina, condannata dalla maggioranza della comunità internazionale, ma alcuni Paesi, inclusa la Cina, si sono rifiutati di criticare la cosiddetta "Operazione speciale" russa.
"Impossibile isolarci", ha dichiarato Putin, riferendosi - non a caso - la Cina e l'India, suoi grandi alleati silenziosi (silenziosi almeno per ora).
Quale impatto delle sanzioni?
Molte aziende multinazionali con sede in Europa e negli Usa, negli ultimi sei mesi, hanno lasciato la Russia in linea con le sanzioni, invertendo una tendenza di decenni di investimenti.
L'impatto completo di queste sanzioni sulla Russia non sembra ancora quantificabile.
Putin, dal Forum di Vladivostok, ha dichiarato per il 2022 il calo del PIL russo sarà "insignificante", del 2-2,5%.
E l'inflazione in Russia ora è al 14%, in ribasso: prevista al 12% per fine anno, ha aggiunto Putin.
L'accordo tra i Paesi del G7 per il tetto al prezzo del petrolio ha, però, provocato una risposta rabbiosa da parte di Mosca.
Un limite all'export di grano dall'Ucraina all'Europa?
La decisione russa di chiudere l'oleodotto Nordstream 1, che fornisce all'Europa gran parte delle forniture di gas, è stata vista in Occidente come una vera e propria ritorsione.
E, forse, non è neppure l'ultima: ora Putin intende limitare l'esportazione di grano dall'Ucraina all'Europa e ne discuterà nei prossimi giorni con il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan.