Il rapporto dell'Onu sullo Xinjiang evoca possibili crimini contro l'umanità

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AP Photo Diritti d'autore Ng Han Guan/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
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Il documento menziona "prove credibili" di torture e violenze sessuali contro gli uiguri

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L'atteso rapporto dell'ONU sulla regione cinese dello Xinjiang, evoca possibili "crimini contro l'umanità" e menziona "prove credibili" di torture e violenze sessuali contro gli uiguri, etnia turcofona di religione islamica che vive nel nord-ovest del Paese.

Il documento, pubblicato dall'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, afferma che nella regione autonoma sono state commesse gravi violazioni dei diritti umani, con l'applicazione di strategie antiterrorismo e antiestremismo da parte del governo cinese.

Ng Han Guan/Copyright 2017 The Associated Press. All rights reserved.
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Anche se non sembra contenere nuove rivelazioni rispetto a quanto già noto sulla situazione nello Xinjiang, il rapporto conferma le accuse mosse da tempo alle autorità cinesi dalle Nazioni Unite.

L'ex presidente cilena, per la quale è stato l'ultimo giorno alla guida dell'Alto Commissariato dopo un mandato di quattro anni, mantiene così la promessa in extremis, consentendo la pubblicazione del documento poco prima dello scoccare della mezzanotte a Ginevra.

Michelle Bachelet ha dichiarato che non concorrerà per un secondo mandato, ponendo fine a mesi di speculazioni tra le crescenti critiche riguardo alla sua posizione lassista sugli abusi dei diritti in Cina.

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