Guerriglia urbana a Baghdad mentre il leader sciita iracheno Moqtada al Sadr ha intimato ai suoi seguaci armati di ritirarsi entro un'ora dalle strade dentro e attorno alla Zona Verde
Il leader sciita iracheno Moqtada al Sadr ha chiesto pubblicamente scusa "al popolo iracheno" per i sanguinosi scontri a cui da ieri hanno partecipato i suoi seguaci dentro e attorno alla Zona Verde di Baghdad.
In una conferenza stampa trasmessa in tv, Sadr ha detto: "Sono molto rattristato per quello che sta accadendo in Iraq... offro le scuse al popolo iracheno per quello che è successo". La nostra patria è ora prigioniera della corruzione", ha detto Sadr in riferimento ai rappresentanti istituzionali iracheni.
"La rivoluzione non si fa con le armi", ha detto Sadr, condannando l'uso delle armi e ribadendo il fatto che "le proteste devono rimanere pacifiche". Il leader sciita ha anche ringraziato l'esercito e le forze di sicurezza "per essere rimaste neutrali" durante gli scontri tra i sadristi e le milizie filo-iraniane.
Decine di morti e centinaia di feriti nella sommossa
Fra lunedì e martedì ventitré sostenitori del potente leader sciita sono stati uccisi e circa 380 persone sono rimaste ferite da proiettili e gas lacrimogeni. Le Nazioni Unite parlano di una "escalation molto pericolosa"
Nel frattempo il vicino Iran ha chiuso i suoi confini terrestri. Persone in lutto hanno partecipato a un funerale collettivo per coloro che sono stati uccisi mentre le tensioni aumentano nel pieno di una crisi politica che ha lasciato il paese senza un nuovo governo.