I monsoni che di solito durano da giugno a settembre e che sono fondamentali per l'irrigazione delle piantagioni e per ricostituire le risorse idriche del subcontinente indiano sono diventati sempre più aggressivi
Il bilancio delle vittime delle piogge monsoniche e delle inondazioni in Pakistan ha superato i 1.033 morti e i 1.527 feriti, secondo il bilancio ufficiale governativo. Tra i morti almeno 348 bambini e 207 donne. Nelle ultime 24 ore 119 persone sono rimaste uccise e altre 71 ferite in incidenti causati dalla pioggia. Oltre 80.000 ettari di terreni agricoli sono stati devastati e oltre 3.400 chilometri di strade e 149 ponti sono stati spazzati via.
Il monsone, che di solito dura da giugno a settembre, è fondamentale per l'irrigazione delle piantagioni e per ricostituire le risorse idriche del subcontinente indiano. Ma porta anche la sua parte di distruzione e danni ogni anno.
Condizioni metereologiche avverse
Dal 14 giugno le piogge monsoniche hanno danneggiato 949.858 case in pakistan. I fiumi nella provincia nordoccidentale di Khyber Pakhtunkhwa sono straripati e le acque si stanno ora spostando verso le province del Punjab e del Sindh. Le attività di soccorso stanno continuando a pieno ritmo in tutto il Paese e dalle inondazioni.