Tra bucce che diventano plastica e biogas, 10 anni di bioeconomia in Nuovi Orizzonti

Rifiuti che diventano biogas
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Di Gioia Salvatori
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La commissione europea fa un bilancio a 10 anni dalla promozione di una strategia per la bioeconomia; ne parliamo con il bioeconomista Chris Patermann. Sui rischi di un ritorno indietro in tempi di contrazione economica risponde "Il vero lusso sarebbe abbandonare la bioeconomia" che genera risparmio

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Nel nostro speciale di luglio e agosto Nuovi Orizzonti dedicato all'ambiente, parliamo di bioeconomia. A 10 anni dal lancio della strategia europea per la bioeoconomia la commissione promuove un rapporto: a che punto siamo? Molto c'è da fare, molto è stato fatto. Su tutto aleggia il rischio che la contrazione economica, la guerra, con l'urgenza di trovare alternative al gas russo, rallenti o fermi la svolta verde. Nostro ospite in questo numero di Nuovi Orizzonti è Chris Patermann, il funzionario europeo che di fatto lanciò la politica bioeconomica di Bruxelles. "Penso che l'elemento più importante della strategia sia stata implementata. La bioeconomia è un formato nuovo e allo stesso tempo il più antico dell'economia in cui si vive, perché si basa su risorse biologiche e poco su fossili o minerali". 

Sul rischio che la svolta verde della bioeconomia si fermi con la guerra in Ucraina, sul rischio che investimenti verdi vengano considerati un lusso, Patermann dice: "E' un grande lusso, lo dimostreremmo, se non la usiamo (la bioeconomia) perché le potenzialità sulla nostra Terra noi abbiamo appena iniziato a coglierele (...) la bioeconomia ci aprirà oggi nuove strade per dare risposte anche alle grandi sfide dei nostri giorni: clima, cibo, energia e anche 'benessere' come dicono gli italiani e, ultimo ma non meno importante, anche creare nuovi posti di lavoro in particolare nelle aree rurali ma anche negli agglomerati urbani".

La neutralità climatica nel 2050, è possibile?

A Chris Patermann abbiamo anche chiesto se considera possibile la neutralità climatica nel 2050, ha risposto con ottimismo, è possibile a una condizione, però, che non ci siano "incidenti, o anzi, la parola é sbagliata, se abbiamo brutti eventi come la guerra in questo momento o altre guerre che verranno. Cio' sarebbe tremendamente terribile; sa che sono ottimista ma dovremmo lavorare molto duramente per non essere interrotti da eventi davvero terrificanti come le guerre".

Ma a proposito: da dove vengono i fondi per la bioeconomia? La risposta nel video, insieme a una spiegazione di cos'è la bioeconomia e una storia su una buona pratica verde già realtà in due diverse città europee: il teleriscaldamento.

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