Premiati gli intellettuali che vogliono un ritorno alle origini
La zeta che campeggia sui cingolati russi si è impadronita anche della facciata del teatro-studio Oleg Tabakov di Mosca. Se l'Occidente ha tagliato i ponti con la Russia, Putin ne ha approfittato per ripulire la cultura dalle influenze straniere privilegiando intellettuali che si rifanno alle origini.
Uno di questi è Mikhail Piotrovsky, direttore del Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo. "Il livello di emozioni negative che vediamo nel mondo a est, ovest o sud, sta andando oltre misura ed è molto pericoloso per l'umanità - dice - La cultura deve aiutare le persone a trovare la calma. Potrebbe metterci tempo, ma solo lei può farlo".
Per il direttore del teatro Gubernsky di Mosca il mondo ne ha abbastanza dei valori liberali e spera che l'invasione dell'Ucraina e le conseguenti sanzioni aiutino la Russia a costruire il suo percorso.
Invece di guardare a Hollywood, pensa che il suo paese debba costruire un suo spazio culturale
Mentre Mosca pompa il sentimento patriottico decine di artisti contro la guerra sono stati bannati dai teatri russi.