La Commissione europea sul Watergate greco: "Atene faccia chiarezza"

da Bruxelles, si chiede chiarezza al governo greco
da Bruxelles, si chiede chiarezza al governo greco Diritti d'autore KENZO TRIBOUILLARD/AFP
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Di Efi Koutsokosta
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Da mesi, Bruxelles esprimeva preoccupazione sul tema dell'intercettazione di giornalisti e oppositori, minimizzato invece dal governo greco

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La Commissione europea ha inviato un forte segnale al governo greco, travolto dallo scandalo sulle intercettazioni telefoniche che ha coinvolto il leader del terzo partito greco ed europarlamentare Nikos Androulakis e due giornalisti greci.

Rispondendo ad euronews, Annita Hipper , una portavoce della Commissione ha dichiarato che l'Organismo europeo è in contatto con le autorità nazionali e ha sottolineato di aver già sollevato la questione della sorveglianza dei giornalisti che il governo ha minimizzato per mesi.

"Qualsiasi tentativo da parte dei servizi di sicurezza nazionali di accedere illegalmente ai dati dei cittadini, compresi i giornalisti e gli oppositori politici, se confermato, è inaccettabile" ha detto Hipper. "Gli Stati membri sono competenti a salvaguardare la propria sicurezza nazionale e devono supervisionare e controllare i propri servizi di sicurezza per garantire il pieno rispetto dei diritti fondamentali. Inoltre, le indagini su tali questioni sono di competenza di ciascuno Stato membro e la Commissione si aspetta che le autorità nazionali esaminino a fondo tali accuse per ripristinare la fiducia dei cittadini".

Lo scandalo è scoppiato la settimana scorsa in un contesto di crescente preoccupazione per l'uso di software spia in unione europea

in Grecia ha scatenato un putiferio, con i partiti d'opposizione che hanno etichettato le rivelazioni come il Watergate personale del primo ministro Kyriakos Mitsotakis, dato che il Servizio nazionale di intelligence è sotto la sua stessa autorità.

Nel frattempo il Parlamento greco riprenderà i lavori prima del previsto, il 22 agosto, dopo che il principale partito di opposizione SYRIZA ha richiesto una discussione in plenaria sullo scandalo delle intercettazioni.

Il governo greco continua a ribadire che la sorveglianza del leader socialista non era illegale, ma non ha dato alcuna risposta sul perché Nikos Androulakis dovesse essere sotto il radar dei servizi segreti.

La Commissione europea era già preoccupata da mesi in seguito alle rivelazioni che anche due giornalisti greci erano stati spiati dai servizi segreti nazionali e ha incluso questi casi nel rapporto sulla situazione dello Stato di diritto in Grecia pubblicato il 13 luglio. La Commissione ha inoltre invitato il governo a fare di più per garantire la sicurezza dei giornalisti e la libertà di stampa nel Paese

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