Jihad islamica rivendica il lancio di razzi verso Gerusalemme

Bombe israeliane su Gaza
Bombe israeliane su Gaza Diritti d'autore Mohamed Szaber/MTI/MTVA
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Di euronews Agenzie:  Ansa
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Lo scontro potrebbe durare diversi giorni: in mattinata, i sistemi di difesa Iron Dome hanno intercettato due razzi sparati da Gaza che non hanno causato vittime

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La Jihad islamica rivendica il lancio di razzi verso Gerusalemme: in una nota, l'organizzazione avvisa Israele dell'intenzione di reagire duramente all'uccisione di Khaled Mansour, comandante militare, avvenuto nella Striscia di Gaza.

Nella notte, la Jihad ha sparato un solo razzo, ma alle prime luci dell'alba è partita un'altra offensiva, destinazione Gerusalemme e la città israeliana di Sderot.

I sistemi di difesa Iron Dome hanno intercettato due razzi sparati da Gaza, che non avrebbero causato vittime.

Missili a oltranza

In seguito alle ondate di attacchi aerei israeliani che hanno colpito la Striscia di Gaza, facendo almeno 29 morti -  fra cui diversi bambini - e 250 feriti, decine di missili sono partiti da Gaza alla volta di Israele, lanci operati dall'ala militare della Jihad islamica. 

“Quelli israeliani sono stati attacchi insidiosi - così si è espresso uno dei partovoce jiadisti - come risposta 'Saraya Al Quds' (il braccio armato del Movimento della Jihad Islamica) ha contrattaccato nel centro dei territori occupati per assicurarsi che gli aggressori paghino per questi crimini che non resteranno impuniti. 

"Israele è pienamente responsabile di questa situazione", ha detto Tariq Selmi: di fatto  l’operazione, denominata “Breaking Down”, potrebbe continuare per una settimana, ha affermato il portavoce dell'esercito Ran Kochav.

Un'operazione programmata da tempo

Le autorità israeliane hanno inoltre dichiarato di aver arrestato 19 membri del Jihad islamica durante un attacco in Cisgiordania. 

Secondo il primo ministro israeliano, Yair Lapid, "Israele ha condotto una precisa operazione antiterrorismo contro una minaccia immediata". 

L’escalation improvvisa segue l’arresto, avvenuto nella serata del primo agosto, di Bassem Saadi, considerato il leader del Pij nella West Bank: nell’operazione era morto anche un ragazzo di 15 anni. Secondo le autorità israeliane l’assalto di ieri avrebbe quindi sventato un attacco imminente.

I funerali degli islamisti uccisi dai raid di Tel Aviv

In tono di sfida, si sono tenuti nella Striscia i funerali degli jiadisti uccisi da Israele, intanto così si è espresso il ministro della Difesa israeliano, Benny Gantz: "Continueremo a contrastare i tanti terroristi che progettano di lanciare razzi e proiettili ad alta precisione da Gaza contro Israele. 

Abbiamo colpito dozzine di strutture terroristiche utilizzate dalla Jihad islamica per la produzione e il lancio dei razzi". 

Nell'impari lotta, la Jihad avrebbe sparato 361 fra razzi di modeste dimensioni e colpi di mortaio: di questi, "70 sono caduti nella Striscia rappresentando quindi un pericolo per la stessa popolazione palestinese", secondo quanto sosterrebbe Tel Aviv.

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