Bombe sul porto di Odessa, "Mosca sputa in faccia all'Onu e alla Turchia"

Il bombardamento del porto di Odessa
Il bombardamento del porto di Odessa Diritti d'autore OLEKSANDR GIMANOV/AFP or licensors
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Di Gioia Salvatori
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Così il portavoce del ministero degli esteri ucraino; anche Usa, Ue e Ankara condannano l'attacco; Odessa era stato designato come uno dei tre porti di partenza del grano ucraino nell'accordo di ieri

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Due missili sono stati abbattuti, altri hanno raggiunto l'obiettivo: il porto ucraino della città di Odessa sul Mar Nero, dove questo sabato mattina un attacco russo con missili da crociera ha abbattuto edifici e generato un incendio. Il porto è uno dei tre che erano stati designati, meno di 24 ore prima a Istanbul, come punto di partenza per le esportazioni di milioni di tonnellate di grano ucraino, accordo faticoso, raggiunto con la mediazione della Turchia, per sfamare il medio oriente e l'Africa o almeno evitare una crisi alimentare senza precedenti. 

Dopo l'attacco Ankara si è detta preoccupata, gli americani hanno parlato di oltraggio; il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che così la Russia ha trovato il modo di mandare all'aria il patto; per il portavoce del ministero degli esteri ucraino Oleg Nikolenko, Mosca "sputa in faccia" all'Onu, garante dell'accordo sul grano, e alla Turchia. "È lo sputo del presidente russo Vladimir Putin in faccia al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e al presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che hanno fatto grandi sforzi per raggiungere un accordo", ha detto Nikolenko. "In caso di inadempimento, la Russia si assumerà la piena responsabilità di una crisi alimentare globale", ha aggiunto. 

Le rotte alternative del grano via terra, restano attive

Da Kiev assicurano che nonostante l'attacco al porto le navi si preparano per partire e ma che comunque le rotte alternative del grano via terra, più care, continuano a funzionare. Per il responsabile della politica estera dell 'Unione europea, Josep Borrell, la Russia ancora una volta dimostra una totale noncuranza per le leggi internazionali e gli impegni presi. Tant'è. 

La fragilità del patto è sotto gli occhi del mondo, sotto le bombe russe, però non c'è solo Odessa. Si continua a combattere nel Donbass dove anche due americani sono morti. Bombe sono cadute sul centro di Kahrkiv e su Mikolahiv.

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