Arde l'Europa

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Di Alberto De Filippis
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Diversi focolai in Spagna e Francia sono sotto controllo, ma altri si riaccendono

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Giovedì è divampato il fuoco in Slovenia al confine con l'Italia, costringendo all'evacuazione di tre paesi.

I funzionari hanno affermato che il furioso incendio nella regione sudoccidentale del Carso è stato il più grande da quando il paese è diventato una nazione indipendente nel 1991.

Il fuoco ha inghiottito 2.000 ettari e ha fatto esplodere ordigni inesplosi che si trovavano sul territorio risalenti alla prima guerra mondiale. Più di 1.000 vigili del fuoco hanno combattuto l'incendio, aiutati da esercito e polizia sloveni, nonché da elicotteri provenienti da Austria, Slovacchia e Croazia.

Spagna

i bomberos spagnoli affrontano da ore nove incendi, due dei quali ritenuti particolarmente pericolosi nella regione nord-occidentale della Galizia.

Temperature superiori a 40 gradi e la siccità hanno aggravato gli incendi. 

Francia

In Francia vigili del fuoco della regione della Gironda, dove decine di migliaia di ettari sono già andati in fumo hanno detto che gli incendi iù grandi sono stati contenuti. Secondo la prefettura almeno 6000 persone che erano state evacuate sono potute tornare a casa. In Bretagna, altra regione interessata dal fuoco, la situazione è totalmente stabilizzata secondo le autorità.

Portogallo

In Portogallo i pericolo di incendi rurali per le prossime 48 ore è "molto alto, al massimo livello di attenzione in gran parte del territorio", ha avvertito l'Autorità nazionale per l'emergenza e la protezione civile (Anepc) in un avviso alla popolazione.

La Protezione Civile conferma l'allerta. L'Istituto portoghese del mare e dell'atmosfera (IPMA) prevede per i prossimi due giorni tempo asciutto e bassa umidità ma anche un'intensificazione del vento questa domenica, con conseguente “mantenimento della difficoltà delle operazioni antincendio.

A Murça, l'incendio scoppiato domenica è un consolidamento delle conseguenze e della sorveglianza, avendo, in quattro giorni, raggiunto più di 10.000 ettari in tre comuni, secondo le autorità, mantenendo sul posto 521 operatori supportati da 170 veicoli.

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