Putin: "In Ucraina non abbiamo ancora cominciato a fare sul serio"

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Kharkhiv Diritti d'autore Evgeniy Maloletka/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved
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Non si smorzano i toni, pace lontana in Ucraina. Ancora bombe a Karkhiv. Zelensky rafforza l'asse con Washington

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La città di Karkhiv non ha pace. Altri 3 civili sono stati uccisi e 5 sono rimasti feriti nei bombardamenti russi.
Secondo le autorità ucraine, un razzo ha colpito un'area residenziale e ucciso le persone che si trovavano in strada.
Dopo l'attacco sono scoppiati diversi incendi che hanno raggiunto gli edifici, un parcheggio e un'area industriale. Il bombardamento sarebbe stato effettuato dal sistema missilistico Uragan, in dotazione alla Russia, che ha utilizzato proiettili a frammentazione ad alto potenziale.

Il presidente russo Vladimir Putin non ha smorzato i toni:"Abbiamo sentito spesso dire che l'Occidente vuole combatterci fino all'ultimo ucraino. È una tragedia per il popolo ucraino, ma sembra che si stia andando in quella direzione (...) Non rifiutiamo i colloqui di pace. Coloro che negano questa possibilità devono sapere che più a lungo durerà, più sarà difficile per loro fare un accordo con noi".

Tutti devono sapere che, in linea di massima, non abbiamo ancora iniziato a fare sul serio
Vladimir Putin sulla guerra in Ucraina

L'asse Kiev - Washington

Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky rafforza l'asse con Washington:"Oggi avvertiamo davvero il più forte sostegno da parte degli Stati Uniti d'America. Abbiamo molte sfide, sia sul campo di battaglia che nel settore civile, a causa dei continui attacchi missilistici alle nostre infrastrutture civili, edifici residenziali, scuole, università. La nostra priorità è che le donne con figli possano tornare in Ucraina entro il 1° settembre, in modo che i bambini possano andare a scuola".

A Kramatorsk, nel Donbass, la normalità è quella di iniziare il raccolto in campi devastati da crateri missilistici. Secondo la Nasa, le forze russe di invasione occupano ora circa il 22% dei terreni agricoli ucraini, con gravi ripercussioni su uno dei principali fornitori dei mercati globali di cereali e oli commestibili.

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