Ucraina, a Snake Island i russi si sono ritirati. O sono scappati

Snake Island
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Il ritiro dei russi da Snake Island nel Mar Nero. Kiev: "Sono fuggiti"; Mosca: "Il ritiro è un gesto di buona volontà"

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Ci sono tutte le sfumature che intercorrono tra il verbo ritirarsi e il verbo scappare.
Per gli ucraini le forze russe sono fuggite da Snake Island, l'isola al largo di Odessa, nel mar Nero.
La versione di Mosca è diversa: il ritiro è stato un gesto di buona volontà della Federazione Russa, ha detto il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov.

La Russia aveva preso il controllo dell'isola, che si trova lungo una trafficata rotta di navigazione, nei giorni iniziali della guerra, con l'apparente speranza di usarla come base per un attacco a Odessa.

L'isola è diventata l'emblema della resistenza all'invasione russa, quando le truppe ucraine avevano risposto all'invito ad arrendersi con la frase : "Nave da guerra russa, vai a fare in c**o".

I difensori ucraini dell'isola furono catturati dai russi, ma in seguito liberati nell'ambito di uno scambio di prigionieri.

Dopo la conquista dell'isola, l'esercito ucraino ha bombardato senza sosta una piccola guarnigione russa e i mezzi di difesa aerea che vi stazionavano.

Dopo la fuga/ritiro dei russi è arrivata la dichiarazione della Difesa di Mosca.

"Questo dimostra alla comunità mondiale che la Federazione Russa non sta ostacolando gli sforzi delle Nazioni Unite per organizzare un corridoio umanitario per l'esportazione di prodotti agricoli dal territorio dell'Ucraina - ha spiegato il portavoce Konashenkov - Questa decisione non permetterà a Kiev di speculare sul tema di un'imminente crisi alimentare, adducendo l'impossibilità di esportare grano a causa del controllo totale della Russia sulla parte nord-occidentale del Mar Nero".

L'Ucraina e l'Occidente hanno accusato la Russia di bloccare i porti ucraini per impedire le esportazioni di grano, contribuendo alla crisi alimentare globale. 

La Russia ha negato l'addebito e ha affermato che l'Ucraina deve rimuovere le mine dal Mar Nero per consentire una navigazione sicura. 

Al vertice della Nato, il premier britannico Boris Johnson, ha sottolineato la strenua resistenza degli ucraini che ha portato alla liberazione di Snake Island: "Se volevate una prova della straordinaria capacità degli ucraini di reagire, di superare le avversità e di respingere i russi, allora guardate cosa è successo a Snake Island, dove ancora una volta la Russia ha dovuto cedere terreno - ha dichiarato Johnson - Alla fine si dimostrerà impossibile per Putin tenere a bada un Paese che non accetta il suo dominio".

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