Gran Bretagna, via libera alle modifiche unilaterali sul Protocollo Irlanda del Nord

Confini e dogane nel post-Brexit
Confini e dogane nel post-Brexit Diritti d'autore Peter Morrison/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Debora Gandini
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Primo sì della Camera dei Comuni alla controversa legge post-Brexit. Non tutti all’interno del partito Conservatore la pensano come il premier Boris Johnson

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Ha superato il suo primo ostacolo l'offerta del governo di Londra di eliminare parti degli accordi commerciali post-Brexit nell'Irlanda del Nord. La Camera dei Comuni ha approvato il controverso progetto di legge sul protocollo dell'Irlanda del Nord con 295 voti a favore e 221 contrari che ora passa alla fase successiva.

Una mossa che rischia di creare nuove tensioni con l’Unione europea che ha già deciso di riaprire la procedura di infrazione sospesa nel settembre 2021. Secondo quanto dichiarato dal Ministro degli Esteri Liz Truss questo disegno di legge è “sia necessario che legale e non esiste altra opzione per riparare i problemi che l’accordo ha creato. “

Non tutti all’interno del partito Conservatore la pensano come il premier Boris Johnson. A partire dall’ex primo ministro Theresa May che ha affermato che un disegno di legge tale che consente ai ministri di annullare parti dell’accordo violerebbe il diritto internazionale e danneggerebbe la reputazione del Regno Unito nel mondo senza raggiungere alcun obiettivo.

Il disegno di legge consentirebbe ai ministri di modificare la parte dell’accordo del 2019 che ha introdotto i controlli post-Brexit sulle merci inviate dalla Gran Bretagna all’Irlanda del Nord. I controlli di frontiera sono stati pensati per evitare quelli al confine con la Repubblica d’Irlanda, controlli altamente impopolari tra gli unionisti dell’Irlanda del Nord.

Il piano di Johnson

Il Protocollo ha lo scopo di proteggere il mercato unico dell'Unione europea, evitando al contempo l'imposizione di un "confine rigido" che potrebbe incitare a una reiterazione del conflitto e a destabilizzare la relativa pace che regge dalla fine dei "Troubles". La nuova legge punta a riscrivere alcune parti del protocollo nordirlandese, che è parte integrante dell'accordo di recesso, il cosiddetto Brexit deal.

Il no dell’Unione europea

La Commissione Europea reagisce alla telenovela della Brexit e ritiene che la revisione unilaterale da parte del Regno Unito degli accordi relativi all'Irlanda del Nord sia "una violazione del diritto internazionale".

Bruxelles minaccia Londra con una serie di procedure di infrazione che potrebbero portare a sanzioni finanziarie. Parlando con Euronews il vicepresidente europeo e negoziatore Brexit Maros Sefkovic ha detto: "Saremo molto fermi, calmi ma allo stes-so tempo proporzionati nella nostra risposta. E anche i nostri prossimi passi saranno graduali perché vogliamo man tenere aperte le porte ai negoziati. Ma ovviamente se questo disegno di legge sarà approvato così com'è, non posso escludere nulla e tutte le opzioni devono essere sul tavolo".

Londra ha ora due mesi per giustificare il disegno di legge. E se la risposta non è soddisfacente, il caso passerà alla Corte di giustizia europea. Bruxelles ritiene "inconcepibile" che il governo di Boris Johnson decida quale tipo di merce può entrare nel mercato unico. Ma ha anche presentato un modello semplificato per le importazioni.

Il protocollo dell'Irlanda del Nord, progettato per impedire un confine fisico sull'isola, è stato il problema più difficile da risolvere della Brexit.

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