Attentati di Parigi, fine del processo: la Francia attende la sentenza

Salah Abdeslam stilizzato
Salah Abdeslam stilizzato Diritti d'autore Noelle Herrenschmidt/Noelle Herrenschmidt
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Di Gioia Salvatorieuronews
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Il verdetto è previsto per mercoledì. Alla sbarra solo un membro del commando, gli altri imputati sono, secondo le varie posizioni, per lo più complici; 6 sono contumaci

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"E' vero ho commesso errori ma non sono un assassino". Chiude così Salah Abdeslam, il maxi processo per gli attentati di Parigi del novembre 2015. Lui, kamikaze mancato, è l'unico membro del commando ancora in vita e alla sbarra del tribunale della capitale francese dove questo lunedì sono terminate le udienze. Con lui sono processati, a vario titolo, altri 19 imputati, per lo più complici, di questi, sei sono contumaci. 

Per l'unico terrorista superstite del commando, la procura antiterrorismo ha chiesto l'ergastolo

L'uomo, che all'inizio del processo si era proclamato a testa alta un combattente dello stato islamico, è tornato su toni più moderati. Ma la giravolta non ha convinto la procura che per lui ha chiesto l'ergastolo senza appello. La sentenza è attesa per mercoledì. 

Quel venerdì sera furono uccise 130 persone, 350 i feriti, in una serie di attacchi di matrice islamista. Tutta la Francia, che da quel giorno non ha mai smesso d'avere paura, attende con ansia la sentenza. Così i feriti, le famiglie delle vittime e i superstiti le cui vite, spesso, sono restate congelate, bloccate a quella sera di terrore.

Abbiamo sospeso le nostre vite per 10 mesi abbiamo cercato di uscirne indenni ma io ci ho messo sei anni a uscire dal Bataclan e adesso ci sono dovuto rientrare per 10 mesi
Bruno Poncet
superstite del Bataclan

Bruno Poncet, uno dei sopravvissuti del Bataclan, la sala da concerti dove ci furono 90 morti, non nasconde l'impazienza "Abbiamo sospeso le nostre vite per 10 mesi - dice - abbiamo cercato di uscirne indenni ma io ci ho messo sei anni a uscire dal Bataclan e adesso ci sono dovuto rientrare per 10 mesi. Bisognava farlo, ok, ma ora vogliamo davvero che tutto ciò abbia fine". 

Quel venerdì 13 novembre 2015 furono uccise 130 persone, 350 i feriti, in una serie di attacchi di matrice islamista a bar e locali del centro di Parigi, allo Stade de France e al Bataclan. Al maxi-processo le parti civili erano oltre 500. Tutta la Francia, che da quel giorno non ha mai smesso d'avere paura, attende con ansia la sentenza.

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