L'aviazione vede rosa: danni contenuti e ritorno al profitto nel 2023

Willie Walsh, direttore generale Iata
Willie Walsh, direttore generale Iata Diritti d'autore AFP
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Di Giulia Avataneo
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La pandemia ha dimezzato il numero di passeggeri, ma la ripresa è a portata di mano secondo l'Associazione internazionale del Trasporto aereo

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Dopo due anni in negativo l'industria dell'aviazione torna alla redditività, anche se con problemi logistici in seguito a un'esplosione della domanda di viaggi, legata alla ripresa del turismo, e le incertezze dovute ai costi delle materie prime. Ma le previsioni dell'Associazione Internazionale del Trasporto Aereo, riunita a Doha, sono rosee.

Willie Walsh è il direttore generale della Iata:

"Tutti i segnali fanno pensare a una prospettiva positiva per il nostro settore - dice - La direzione è quella giusta e le compagnie aeree hanno adottato le strategie corrette, ricostruendo i ricavi e tenendo sotto controllo i costi. Anche a fronte di uno degli aumenti più significativi del prezzo del petrolio siamo stati in grado di contenere le perdite nell'anno in corso e di adocchiare un ritorno alla redditività".

Le perdite dell'aviazione civile dovrebbero scendere a 9,7 miliardi di dollari nel 2022, briciole rispetto ai 137,7 miliardi del 2020 e ai 42,1 miliardi del 2021. In forte ripresa anche il trasporto merci.

Equilibrio da ritrovare

Willie Walsh ha aggiunto di non essere "preoccupato" per l'attuale contesto di domanda e offerta.

"Le compagnie aeree sono solide - spiega - I passeggeri sempre più numerosi. Il trasporto cargo sta ottenendo buoni risultati in un contesto di crescente incertezza economica".

Si prevede che quest'anno i passeggeri aerei raggiungeranno l'83% rispetto ai livelli pre-pandemia. Il ritorno agli utili è "a portata di mano" nel 2023, nonostante l'incertezza attuale.

L'industria dell'aviazione è stata messa a dura prova dalla pandemia, con un crollo del numero di passeggeri del 60% nel 2020 e del 50% nel 2021. Le compagnie aeree hanno perso quasi 200 miliardi di dollari in due anni.

Mentre alcune aziende sono fallite, altre - spesso grazie agli aiuti di Stato - sono uscite dalla pandemia con profitti intatti.

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