Rescaldina: Tetiana, fuggita da Bucha e ospitata in una casa confiscata alla 'ndrangheta

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Di Giorgia Orlandi
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Rescaldina: la storia di Tetiana, fuggita da Bucha e ospitata in una casa confiscata alla 'ndrangheta.

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Solo nel 2021 le autorità hanno sequestrato 1,9 miliardi di euro di beni alle organizzazioni criminali italiane.

L'Agenzia Nazionale per l'Amministrazione dei Beni Confiscati alla Criminalità Organizzata si occupa di un totale di circa 40.000 proprietà.

Oggi, per la prima volta, il governo italiano ne utilizza alcune centinaia per ospitare le famiglie ucraine in fuga. 

Siamo andati a scoprire Rescaldina, una cittadina che è diventata una delle prime d'Italia a convertire i beni confiscati alla mafia.

Gilles Andrè Ielo è il sindaco di questa piccola città di circa 14.000 abitanti poco fuori Milano. A capo dell'amministrazione del piccolo centro - per la prima volta - mai avrebbe pensato di trovarsi a gestire, oltre alla pandemia, anche l'accoglienza di profughi in fuga dalla guerra.

Con lui facciamo visita alla famiglia di Tetiana.
Lei la madre e i suoi figli sono miracolosamente scampati al massacro di Bucha.

Ma la proprietà dove vivono oggi non ha una storia comune. Un tempo in mano alla 'ndrangheta, oggi, dopo essere stata confiscata, è stata utlizzata per accogliere i profughi in arrivo dall'Ucraina.

Galyna Tkach, la mamma di Tetiana, racconta: 
"Quando sono venuta qui per la prima volta non mi sentivo bene dopo aver vissuto sotto le bombe e aver visto tante persone morire. Oggi mi sento molto meglio".

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Galyna e Tetiana, durante l'intervista.Euronews

Tutta la famiglia, eccetto il padre dei figli di Tetiana rimasto a combattere, è riuscito a salvarsi durante l'occupazione russa. Mi dicono che non vogliono parlare di quei giorni così difficili.

Tetiana ci racconta che la casa dove stanno oggi le ricorda quella che ha dovuto lasciare in Ucraina e ci spiega di volerci tornare un giorno.

Tetiana Prysiazhniuk
"Vorremmo tornare lì solo per una settimana per vedere i nostri parenti, raccogliere i nostri documenti e altri oggetti personali, vedere la casa e poi tornare".

Come spiega il sindaco, il ruolo della comunità locale è stato fondamentale.

Gilles Andrè Ielo, Sindaco di Rescaldina:

"Sono molto orgoglioso del modo in cui tutti i membri della comunità locale hanno gestito la situazione. Una situazione di emergenza come questa richiedeva una risposta immediata e devo dire che il nostro paese ha fatto del suo meglio".
Gilles Andrè Ielo
Sindaco di Rescaldina
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Il sindaco di Rescaldina.Euronews

 Il Direttore dell'Agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati, Bruno Corda, spiega che la conversione delle proprietà confiscate invia un messaggio simbolico alla criminalità organizzata.

Bruno Corda, Direttore ANBSC:
"È il fatto stesso che il bene sia stato restituito alla comunità. La stessa comunità che pagava il prezzo ed era vittima dell'attività criminale. Ma questo è è anche un modo per sfidare le organizzazioni criminali, mostrando loro che il bene viene che il bene viene usato in modo diverso e per scopi sociali".

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Bruno Corda, Direttore dell'Agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati.Euronews

E sembra che, in questo caso, ci sia un duplice vantaggio. Sia la famiglia di Tetiana che la comunità locale di Rescaldina hanno finalmente potuto iniziare una nuova vita.

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