Reggio Calabria, nasce il primo sindacato nazionale dei Carabinieri

Carabinieri italiani mostrano il loro assetto tattico durante un'anteprima per i media a Roma, mercoledì 27 ottobre 2021.
Carabinieri italiani mostrano il loro assetto tattico durante un'anteprima per i media a Roma, mercoledì 27 ottobre 2021. Diritti d'autore Domenico Stinellis/AP
Di Euronews
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si chiama SIUL CC e mira a diventare una bussola sindacale per gli agenti di ogni ordine e grado

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A Lazzaro, in provincia di Reggio Calabria, sono arrivati da tutta Italia: carabinieri di ogni ordine e grado hanno assistito all'assemblea costituente che ha tenuto a battestimo il SIUL CC, Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Carabinieri, il primo sindacato nazionale dell'Arma.

Nel corso dell'assemblea, tenutasi presso la sala convegni "Il faro" è stato nominato il direttivo e sono state delineate le finalità di questa nuova sigla, che punta a essere una bussola sindacale, come ha spiegato il segretario nazionale Sebastiano Calabrò.

Eletto inoltre il direttivo nazionale, formato da Francesco Rampielli, presidente, Domenico Barillà e Gaetano Rago, segretari generali aggiunti, Francesco Nigrogno, Stefano Zammuto, Angelo Salvatori, Maurizio Perez, Pasquale Iacopino e Ferdinando Baldo, in rappresentanza di tutti i carabinieri.

Tra le finalità dell'organizzazione sindacale, la tutela del personale dell'Arma sotto l’aspetto professionale ed economico-contrattuale, la coesione sociale e l'inclusività del corpo dei Carabinieri in un quadro sociale in rapida evoluzione.

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La nascita del nuovo sindacato è stata resa possibile a seguito della sentenza n. 120 del 2018 della Corte Costituzionale, la quale, nel riconoscere la legittimità delle associazioni professionali a carattere sindacale, ha sottolineato la  necessità di una puntuale regolamentazione della materia in considerazione della specificità dell'ordinamento militare e della sussistenza di peculiari esigenze di "coesione interna e neutralità" che distinguono le Forze Armate dalle altre strutture statali.

Successivamente, in attesa del varo dell'intervento legislativo, al fine di non ledere o comprimere l'esercizio del diritto di  associazione sindacale tra i militari, il ministero della Difesa ha provveduto a integrare le disposizioni interne in materia di associazionismo tra militari, indicando specifiche condizioni per consentire l'avvio delle procedure di costituzione delle associazioni professionali a  carattere sindacale.

Infine, grazie alla legge 28 aprile 2022 n. 46, è stata sancita la libertà, per le forze armate e di polizia ad ordinamento militare (tra cui anche l’Arma dei Carabinieri), di costituire associazioni professionali a carattere sindacale.

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