Mosca frena l'ottimismo dell'Ucraina Putin: "Nulla sarà come prima"

Vladimir Putin, presidente russo
Vladimir Putin, presidente russo Diritti d'autore Diritti d'autore MIKHAIL KLIMENTYEV/AFP or licensors
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Di Debora Gandini
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Ottimismo a Kiev dopo la decisione dell’Unione europea sull’adesione. Mosca frena gli entusiasmi e lancia l'ennesimo monito

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Quello che si respira a Kiev è un clima di ottimismo dopo la storica decisione dell'Unione Europea di concedere all’Ucraina lo status di Paese candidato per diventare stato membro. Via Twitter, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottolineato che questo primo passo intrapreso da Bruxelles significa molto per l’Ucraina e per la vittoria del paese nella guerra con la Russia.

Da una parte gli elogi di Zelensky dall’altra la dura reazione del Cremlino. Senza mezzi termini Dmitry Peskov, portavoce del Presidente Putin, ha fatto sapere che dopo questa decisione Mosca presterà maggiore attenzione su molte questioni. Sappiamo tutti come stanno evolvendo le discussioni sugli aspetti di difesa e sicurezza dell'Unione europea, ha detto.

Per la Russia nulla sarà più come prima perché, come ha fatto notare Putin, “il mondo l mondo sta vivendo cambiamenti fondamentali, nella geopolitica, nell’economia globale, nella sfera tecnologica e nell’intero sistema di relazioni internazionali.”

Putin: “Ue ha perso sovranità economica e politica”

“La Russia sta entrando in una nuova era di potenza e diventerà ancora più forte", ha sottolienato Putin al Forum Economico di San Pietroburgo, citato dalla Tass. Quindi il leader del Cremlino ha puntato il dito ancora una volta contro l’Unione europea che ormai ha perso sovranità economica e politica, ha detto, e questo è vero soprattutto adesso che ha cercato di minacciare la nostra economia, ma così ha minacciato la propria economia.”

La richiesta di Kiev

La richiesta di adesione era stata presentata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky il 28 febbraio scorso, quattro giorni dopo l’invasione russa e lo scoppio della guerra. In contemporanea hanno fatto richiesta anche Moldavia e Georgia. Lo status di Paese candidato non dà diritto all’adesione automatica all’Ue. La Turchia è un Paese candidato dal dicembre 1999.

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