Anche Bucha, città-simbolo dei crimini di guerra, prova a iniziare una nuova vita. Ha riaperto il mercato, un segnale forte verso una parvenza di normalità. "Basta non pensare troppo a quello che è successo", dicono i cittadini. Ma a Borodyanka è ancora tempo delle lacrime delle madri...
BUCHA (UCRAINA) - Ritorno alla vita, quasi normale.
La maggior parte delle attività ha ancora le serrande abbassate, ma la riapertura del mercato coperto di Bucha segna il ritorno a una parvenza di normalità per questa città ucraina, ormai sinonimo di "crimini di guerra".
"Bucha sta rinascendo"
"I negozi stanno aprendo a poco a poco, le persone con bambini piccoli e cani stanno tornando", racconta Valeriya Bilyk, addetta ad una macelleria.
"È come prima. La città sta rinascendo. Bucha la vedo solo da qui, ma credo che stia cambiando. Le strade e i palazzi vengono riparati, poco a poco. Tutto torna a vivere; siamo davvero felici di vederlo. Quindi, se non pensiamo troppo a quello che è successo, sembra che ci stiamo davvero riprendendo".
Olena Khokhlova e il marito Dmytro sono due clienti del mercato.
"All'inizio è stato uno shock, poi ti rendi conto che questa ora è la nostra realtà, abbiamo cambiato la nostra vita e dobbiamo e continuare a vivere", dice Olena.
"La vita va avanti e bisogna vivere. Comunque sia la vita", ribatte Dmytro.
"Sì, perché se non lo accetti, impazzisci!", esclama Olena.
A Kharkiv si torna a casa
Mentre i combattimenti si sono spostati nella parte orientale dell'Ucraina, a Kharkhiv le truppe russe sono soltanto un lontano e cattivo ricordo. Nelle zone appena liberate, la gente del posto sta lentamente tornando a casa, nelle loro case.
Proprio come Aleksandr Vandenko.
"Non abbiamo più nulla. Niente lavoro, niente soldi. Dovremo trovare qualcosa. Dobbiamo fare qualcosa... Magari comincio dal giardino, a riparare i danni".
Il sindaco di Kharkiv ha annunciato che la città riprenderà il servizio della metropolitana questa settimana, dopo che la rete sotterranea è stata utilizzata per mesi per dare rifugio ai civili.
"Tutte le linee saranno avviate", ha detto il sindaco Ihor Terekhov in un discorso televisivo, spiegando che i treni non saranno così frequenti come prima dell'invasione. "Il deposito della metropolitana è stato danneggiato durante i bombardamenti, quindi gli intervalli tra un treno e l'altro saranno più lunghi. Ma è comunque un nuovo inizio".
La First Lady lancia il programma nazionale di supporto psicologico
La First Lady ucraina Olena Zelenska (44 anni), moglie del presidente Zelensky, esorta l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ad affrontare l'impatto che la guerra sta avendo sulla mente degli ucraini, un effetto psicologico tremendo che potrebbe durare per lungo tempo.
"Nessun ucraino, che sia un adulto o un bambino, può essere sicuro che sarà vivo anche domani", ha continuato Olena Zelenska, in un video pubblicato sui social media. "Per tutte le cose che gli ucraini hanno vissuto nell'occupazione, al fronte, nei rifugi antiaerei, sotto i bombardamenti e dovendo fuggire all'estero, hanno bisogno di riabilitazione proprio come i feriti fisici".
A Borodyanka è ancora tempo di lacrime
A Borodyanka, alla periferia di Kiev, servono aiuti umanitari. La città è quasi completamente distrutta.
E ci sono madri che hanno perso i loro figli. E altre i cui figli sono tuttora in prima linea.
Nadya Orikhovska ricorda il figlio che non c'è più.
"Il cecchino era lì... Mio figlio stava camminando da questa parte, stava andando al rifugio e gli hanno sparato in testa...".
A Borodyanka la vita non è ancora ripresa.
É ancora tempo di lacrime.