"Partygate", un brindisi... amaro per Boris Johnson: le foto dello scandalo

Una delle foto dello scandalo "Partygate".
Una delle foto dello scandalo "Partygate". Diritti d'autore ITV
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Di Cristiano TassinariEuronews - Ansa - Agenzie internazionali
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L'emittente ITV News rende pubbliche quattro foto di Boris Johnson ad una festa a Downing Street, in compagnia di altre persone, il 13 novembre 2020, poco dopo aver ordinato un severo lockdown in tutto il Regno Unito causa-Covid. Eppure diceva di non sapere nulla di questi presunti party...

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E adesso per Boris Johnson sarà difficile ripetere che non sapeva nulla delle feste a Downing Street durante il lockdown...

ITV News lo smaschera pubblicando quattro foto del primo Ministro mentre beve con vari funzionari nella sede del governo britannico: era il 13 novembre 2020, solo otto giorni dopo aver ordinato un confinamento più rigido in tutto il Regno Unito a causa dell'aumento dei casi di Covid-19.

Le foto ottenute da ITV News mettono in dubbio le affermazioni del premier secondo cui non era a conoscenza delle violazioni delle regole a Downing Street durante la pandemia.

Le fotografie sono state scattate durante una festa in onore dell'allora Direttore della comunicazione di Downing Street, il giornalista Lee Cain, dimessosi in quel periodo, con otto persone in piedi vicine, oltre al fotografo.

Secondo ITV News, alla festa, che una fonte ha soprannominato "Fizzgate", c'erano anche altri partecipanti non inquadrati, nonostante le regole dell'epoca permettessero solo a due persone di famiglie diverse di incontrarsi in casa.

ITV News ha deciso di pubblicare le foto nell'interesse pubblico, pur non potendo rivelare l'identità di tutti i partecipanti.

Attesa per il rapporto-Gray

A Westminster, il Parlamento inglese, i parlamentari dei Tories attendono con ansia e preoccupazione la pubblicazione del rapporto completo sullo scandalo "Partygate" della funzionaria Sue Gray, che dovrebbe essere pubblicato prima della seduta di giovedì.

Alle rivelazioni dell'emittente britannica ha risposto una portavoce di Downing Street, secondo cui Scotland Yard ha già avuto accesso a tutte le informazioni rilevanti per compiere le sue indagini, foto incluse, e che quando sarà pubblicato il rapporto-Gray, il premier riferirà in Parlamento.

Matt Dunham/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved
Chi la spunterà?Matt Dunham/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved

Al primo ministro, comunque, era stato già chiesto lo scorso dicembre alla Camera dei Comuni se ci fosse stata una festa alla data in questione e lui aveva risposto: "Qualunque cosa sia accaduta, le regole sono state rispettate".

Aumenta così la pressione sul governo conservatore di Johnson sul "Partygate", che ha riguardato in giornata anche le accuse su un incontro "segreto" tra Boris Johnson e Sue Gray per parlare del rapporto in via di pubblicazione. Downing Street, alla fine, ha dovuto ammettere che era partita dai funzionari del n.10 la richiesta iniziale di un confronto tra i due, sottolineando che il meeting non mirava assolutamente a compromettere la natura indipendente dell'attività di Sue Gray. 

Gli altri "Partygate"

Oltre a questo "Fizzgate" del 13 novembre 2020, Boris Johnson è tirato in ballo per almeno altre tre feste "sospette" in pieno periodo-Covid e lockdown. 

Un party del maggio 2020, citato dall'ex collaboratore Dominic Cummings (che disse: "Johnson non poteva non sapere"), la Cena di Natale del 18 dicembre 2020, ammessa dall'ex portavoce del premier, Allegra Stratton, e persino il cosiddetto "Birthday Party", la festa di compleanno dello stesso Johnson, il 19 giugno 2020.

Rischio dimissioni?

Il Comitato per i privilegi del Parlamento britannico sta per avviare un'indagine per verificare se Johnson abbia consapevolmente ingannato i parlamentari, negando di essere a conoscenza delle feste. Un'azione del genere violerebbe il codice ministeriale e, di norma, costituirebbe un buon motivo per constringerlo alle dimissioni. 

Dopo la multa ricevuta da Scotland Yard per violazione delle norme di sicurezza legate al Covid, Boris Johnson ora rischia ancor più grosso: i bookmakers inglesi accettanno addirittura scommesse sulle sue dimissioni....

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