Dopo mesi di tensioni, rinvii e attentati, a Mogadiscio, il Parlamento somalo ha votato per il nuovo presidente: il ritorno di Hassan Sheikh Mohamud
MOGADISCIO (SOMALIA) - Dopo mesi di attesa, oggi si sono tenute finalmente le elezioni presidenziali in Somalia.
Per queste elezioni erano in corsa 39 candidati, tra cui il presidente uscente Mohamed Abdullahi Mohamed, noto come Farmajo.
Non sono state elezioni popolari: questi candidati sono stati votati solo dai 329 grandi elettori, membri di entrambe le camere del Parlamento somalo.
La vittoria è andata ad un nuovo "vecchio" presidente: Hassan Sheikh Mohamud, già alla guida della Somalia dal 2012 al 2017.
Il presidente somalo resterà ora in carica per un mandato di quattro anni.
Questa domenica, le elezioni si sono svolte in un contesto di generale insicurezza.
In un Paese flagellato dagli attacchi del gruppo islamista Al-Shabaab, legato ad al-Qaeda, il coprifuoco è stato imposto per garantire la sicurezza necessaria allo svolgimento del voto, che si è tenuto in un hangar "protetto" dell'aeroporto di Mogadiscio.
Nonostante l'insicurezza quasi endemica, dal 2000 la Somalia ha visto cambi di potere tutto sommato pacifici.
"È tempo di lottare per i nostri diritti"
La lista dei candidati comprendeva, come abbiamo detto, il presidente uscente Mohamed Abdullahi Mohamed, ma anche altri due ex presidenti: il vincitore, Hassan Sheikh Mohamud, e Sharif Sheikh Ahmed (in carica dal 2009 al 2012). e l’ex premier Hassan Ali Khaire (marzo 2017-giugno 2020).
Anche una donna, l'ex ministro degli Esteri, Fawzia Yusuf Haji Adam, era in corsa per la presidenza.
Ha dichiarato:
"È tempo di lottare per i nostri diritti di cittadini, di donne e di politici e di cercare di risolvere i problemi che questo Paese ha affrontato negli ultimi 30 anni. Le atrocità commesse non hanno eguali, in nessun luogo del mondo. I giovani muoiono come mosche, si uccidono a vicenda, si fanno esplodere, uccidono altre persone. Questa è la Somalia: disoccupazione, scarsissima istruzione, sanità e tutto il resto".
Il nuovo presidente Hassan Sheikh Mohamud dovrà affrontare l'urgente questione della sicurezza (o, per meglio dire, della insicurezza), dato che i combattenti di Al-Shabaab hanno guadagnato territorio negli ultimi mesi, nella loro lotta contro il governo federale.
Il nuovo presidente dovrà, inoltre, contribuire ad allentare le tensioni tra gli Stati regionali che si contendono le scarse risorse del Paese.
La Somalia è afflitta dalla violenza dal 1991, quando i "Signori della Guerra" hanno spodestato l'ex presidente Siad Barre prima di rivoltarsi l'uno contro l'altro.
Anni di conflitti, carestie e siccità hanno sconvolto, e prostrato, questo Paese di circa 12 milioni di abitanti.
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