Il parlamento di Oslo approva un rapporto che afferma: "Più sicuri sotto l'ombrello dell'Alleanza"
Dopo la Finlandia, anche la Svezia si esprime a favore dell'adesione alla Nato. Un rapporto preliminare del parlamento di Stoccolma considera l'ingresso nell'Alleanza come un passo verso una maggiore sicurezza, ma non nasconde la possibilità di pesanti ritorsioni da parte di Mosca.
In ballo c'è la applicabilità dell'articolo 5 del Trattato Nato, che garantisce una difesa comune e automatica se un paese membro viene attaccato. Un rischio, questo, che ora viene preso in seria considerazione.
Ann Linde, ministra degli Affari esteri, afferma che la posizione assunta della Russia durerà per un lungo periodo, e che le difficoltà resteranno anche se si metterà fine alla guerra in Ucraina o se Putin lasciasse il potere. Abbiamo un potente vicino che invade un paese pacifico e sovrano e che non ha affatto minacciato la Russia". Sulla base di questo rapporto il governo svedese prenderà una decisione la prossima settimana.
Intanto è arrivata sul tavolo la richiesta di u na adesione urgente da parte della Finlandia, che tuttavia non appare una passeggiata in discesa, dopo che Ankara ha espresso la propria contrarietà. Per allargare l'organizzazione a nuovi paesi membri infatti è prevista l'unanimità.
Recep Tayyip Erdogan, presidente turco: "Stiamo seguendo gli sviluppi in Svezia e Finlandia, ma non abbiamo un'opinione positiva al riguardo. È stato commesso un errore sulla NATO con la Grecia, ed è noto l'atteggiamento che la Grecia ha assunto contro la Turchia prendendo la NATO alle spalle. Noi, come Turchia, non vogliamo commettere un secondo errore su questo tema".
Se la posizione di Ankara dovesse trovare conferma il processi di adesione potrebbe venire bloccato. Sul punto se ne discuterà al vertice Nato in agenda per fine giugno a Madrid.