Parata "senza sorprese" in piazza rossa. Putin: "Evitata aggressione contro la Russia"

Il ministro della Difesa russo Minister Sergei Shoigu e il presidente Vladimir Putin lasciano la piazza rossa dopo la parata militare del 9 maggio 2022
Il ministro della Difesa russo Minister Sergei Shoigu e il presidente Vladimir Putin lasciano la piazza rossa dopo la parata militare del 9 maggio 2022 Diritti d'autore KIRILL KUDRYAVTSEV/AFP or licensors
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Di Gianluca Martucci
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Nel Giorno della Vittoria il presidente russo usa sillogismi per unire le vicende in Ucraina con la lotta al nazismo nella seconda guerra mondiale. Cancellata l'esibizione dei MiG

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L'atteso grande annuncio alla fine non c'è stato. Durante la parata celebrativa del Giorno della Vittoria del 9 maggio, il presidente Vladimir Putin non ha proclamato nessun attacco finale e nessuna mobilitazione generale finalizzata a chiudere la guerra in Ucraina che dura da settantacinque giorni

La parata tradizionale che onora i soldati caduti durante la "guerra patriottica" (così viene chiamata la Seconda guerra mondiale in Russia), contro i nazisti, è stata l'occasione tuttavia per il presidente russo di giustificare l'intervento dell'esercito russo in Ucraina con la necessità di "allontanare una potenziale aggressione".

La decisione di intraprendere la cosiddetta "operazione speciale" verso Ovest, è stata nel discorso dell'inquilino del Cremlino "obbligata e tempestiva contro le politiche occidentali"

Numerosi i parallelismi tra le imprese dell'armata rossa impegnata contro i nazisti ottanta anni fa e le imprese dei soldati russi nel 2022 in Ucraina. "In tutti i momenti in cui il nostro destino è stato appeso a un filo, la difesa della nostra madre patria è stata sempre inviolabile e con questo sentimento di patrittismo genuino, le milizie di Minin e Pozharsky si sono battute per difendere il nostro suolo natio (durante la guerra in Polonia del Seicento), sono andate all'attacco del campo Borodino (contro Napoleone), e hanno sconfitto il nemico a Mosca, Leningrad, Kiev e Minsk, Staliningrad e Kursk, Sebastopoli e Karkhiv", ha continuato Putin. 

"Oggi voi state combattendo per la nostra gente in Donbass, per la sicurezza della nostra madre patria", ha aggiunto Putin, senza citare mai la parola "Ucraina" in undici minuti di discorso. 

Nelle parole del presidente "gli occidentali stavano preparando un'operazione punitiva in Donbass per intromettersi nelle terre che ci appartengono storicamente". Le esplorazioni militari e l'annuncio di possibili installazioni nucleari "sono diventate una vera e propria minaccia per noi e per i nostri confini", ha continuato Putin.

Nella parata degli 11 mila soldati, tuttavia, non si sono visti gli aerei MiG che avrebbero dovuto riprodurre in volo la "Z" mostrata dalle truppe russe in Ucraina come simbolo identificativo. La causa del cambio di programma è stata il mal tempo, riferisce il Cremlino.

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