Il cosiddetto "sciopero armato" è stato indetto come rappresaglia per l'estradizione negli Stati Uniti del boss Otoniel.
Un centinaio di veicoli sono stati bruciati in Colombia durante il primo giorno di "sciopero armato" indetto ieri dal "Clan del Golfo", la più grande organizzazione criminale del Paese. Durante questo "sciopero", i gruppi criminali obbligano scuole e negozi a chiudere e ostacolano il passaggio di veicoli pubblici e privati per le strade del Paese, arrivando a minacciare anche veicoli scortati dall'Esercito.
Questo cosiddetto sciopero armato è stato indetto come rappresaglia per l'estradizione negli Stati Uniti del bossDairo Antonio Úsuga David, alias Otoniel, arrestato qualche mese fa.
“Non si tratta solo del narcotrafficante più pericoloso al mondo, ma anche di un assassino di leader sociali, molestatore di bambini e adolescenti, assassino di poliziotti. Uno dei criminali più pericolosi del pianeta“, aveva dichiarato il presidente colombiano Iván Duque Márquez.