Colombia, estradato negli Usa il “più pericoloso“ dei narcos

Sulla testa di Dairo Antonio Úsuga, detto Otoniel, pendevano 128 ordini di cattura
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Dairo Antonio Úsuga, conosciuto come Otoniel, ha ricevuto sette condanne per omicidi, crimini legati al traffico d'armi e droga, estorsioni, formazione di gruppi armati, associazione a delinquere. Ma c'è chi contesta la sua estradizione

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È stato estradato negli Stati uniti il capo della banda criminale colombiana Clan del Golfo, Dairo Antonio Úsuga, meglio conosciuto come Otoniel. È accusato di vari omicidi, crimini legati al narcotraffico, estorsioni, traffico d'armi formazione di gruppi armati, associazione a delinquere:  capi d'imputazione per i quali ha già ricevuto sette condanne. 

Un trasferimento speciale

Tutta l'operazione che ha portato all'estradizione è stata eseguita con le massime precauzioni. Dalla base militare di Catam, dove il narcotrafficante era detenuto, una carovana di camionette militari affiancate da decine di agenti di polizia lo ha condotto fino all'aeroporto internazionale di Bogotá. Otoniel, ammanettato e vestito con casco e giubbotto antiproiettile, è stato sempre circondato militari fino all'imbarco. 

L'importanza dell'avvenimento si nota anche dai toni utilizzati dal presidente colombiano Iván Duque Márquez, che ha paragonato Otoniel al noto narcotrafficante degli anni '80 e '90 Pablo Escobar.

“Non si tratta solo del narcotrafficante più pericoloso al mondo, ma anche di un assassino di leader sociali, molestatore di bambini e adolescenti, assasino di poliziotti. Uno dei criminali più pericolosi del pianeta“.

Cresciuto nelle file dell' Ejército Popular de Liberación (EPL), Dairo Antonio Úsuga  passò poi alla formazione paramilitare  Autodefensas Unidas de Colombia (AUC) e successivamente al suo smantellamento decise di mettersi in proprio, creando nel 2006 la banda criminale “Los Urabeños“, poi ribattezzata Clan del Golfo.

Estradizione contestata

La cattura di Otoniel è avvenuta lo scorso 23 ottobre nella Colombia nordorientale e da allora il narcotrafficante è stato interrogato dai tribunali della Jurisdicción Especial para la Paz (JEP), organismo chiamato a giudicare i crimini commessi nell'ambito del conflitto armato che ha contrapposto per anni le forze armate regolari colombiane ai gruppi di guerriglieri Farc (Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia). Da questi interrogatori sarebbero usciti decine di nomi di militari, politici e imprenditori che hanno intrattenuto legami con il narcotraffico.

Anche per questo motivo, l'estradizione di Otoniel è stata contestata contestata da più parti della società colombiana, che sostengono la necessità di ottenere dal capo del Clan del Golfo altre informazioni importanti per la giustizia colombiana.  L'ex ministro dell'Interno Juan Fernando Cristo, ad esempio, teme che l 'allontanamento istantaneo del capo del Clan del Golfo dalla Colombia sia un modo per coprire i suoi complici, anche ad alti livelli.

Il presidente colombiano, comunque, ha rassicurato sul fatto che Otoniel ritornerà in Colombia per scontare le sue pena, una volta pagato il debito con la giustizia negli Stati Uniti e che dovrà continuare a collaborare con le autorità colombiane che lo richiederanno.

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