Azovstal, evacuazioni a rilento mentre si intensificano gli scontri

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Di Euronews
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Oltre cento civili hanno raggiunto la città di Zaporizhia, ma molti altri restano ancora bloccati all'interno dell'acciaieria. Il sindaco di Mariupol dice di aver perso contatti con i difensori

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Un numero imprecisato di civili si trova ancora all'interno dell'acciaieria Azovstal, a Mariupol, mentre si intensificano i combattimenti tra l'esercito russo e i soldati ucraini che difendono lo stabilimento.

Evacuazioni a rilento

Nella giornata di martedì, più di cento persone sono state evacuate, raggiungendo un luogo sicuro nei pressi di Zaporizhia, dove hanno trovato cibo e vestiti. Alcuni di loro hanno raccontato i giorni trascorsi nei sotterranei dell'acciaieria, segnati dalla carenza di cibo, acqua e medicinali.

"Nel nostro bunker c'erano 42 persone", dice Victoria, una signora di mezza età. "Ci sono ancora bambini di 12, 15, 16 e 18 anni. Dobbiamo portarli via da lì. In questo momento l'Azovstal è sotto attacco e devono essere salvati"

Dalle sue parole traspaiono anche l'orrore e lo spavento vissuti. "Voi non potete immaginare quanto sia spaventoso... eravamo nel rifugio, in un bunker buio e umido e all'improvviso tutto intorno ha iniziato a tremare", racconta a proposito di un bombardamento.

 "Sono lieto che più di cento civili siano stati evacuati con successo dall'acciaieria Azovstal a Mariupol, in un'operazione coordinata con successo dalle Nazioni Unite e dal Comitato internazionale della Croce Rossa. Spero che il continuo coordinamento con Kiev e Mosca porti a più pause umanitarie che consentiranno ai civili un passaggio sicuro", ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. 

Altri corridoi potrebbero essere pianificati nei prossimi giorni, se la situazione lo consentirà, hanno comunicato le autorità ucraine.

Civili come scudi umani

Entrambe le parti in conflitto si accusano a vicenda di utilizzare i civili intrappolati all'interno dello stabilimento come scudi umani. La vice primo‒ministro ucraina Iryna Vereschuk, che ha accolto i primi sfollati a Zaporizhia parla di decine di migliaia di persone ancora intrappolate.

"La Russia non ha permesso alle Nazioni Unite e alla Croce Rossa di entrare nel luogo di evacuazione di Mariupol. Non volevano che la comunità internazionale vedesse come l'esercito russo non permette ai civili di uscire dalla città. La Russia vuole che rimangano scudi umani per le sue truppe, per i suoi assassini che uccideranno i nostri militari ad Azovstal e la nostra popolazione civile".

La situazione all'Azovstal

Nel frattempo i militari russi, che controllano tutta la città di Mariupol, stringono l'assedio sull'Azovstal. Il sindaco Vadym Boychenko ha detto di aver perso i contatti con i soldati del battaglione Azov trincerati nel complesso industriale, dove sono in corso violenti scontri a fuoco.

Secondo quanto riferisce la testata Ukrainska Pravda, le truppe russe sarebbero già riuscite a fare irruzione in una sezione dell'acciaieria, dove gli ultimi difensori ucraini rimangono nascosti nei tunnel sotterranei. L'assalto, spiega il sito, è iniziato ieri dopo la parziale evacuazione dei civili.

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