Il bosso della Colchide cresce solo nella zona del Caucaso e ha un significato sacro per la sua sopravvivenza a diverse ere geologiche. Ma malattie, parassiti e un rituale religioso ne mettono a repentaglio il futuro
Una pianta antica di milioni di anni, ben radicata nelle tradizioni locali, che ora rischia seriamente l'estinzione. È il bosso della colchide, arbusto originario del Caucaso, che non cresce in nessun'altra parte del mondo e corre il pericolo di scomparire.
Le cause naturali
“Gli ultimi due anni sono stati devastanti per le specie di bosso in tutto il mondo. È stata una sorta di pandemia, che ha colpito tutte le specie, tra cui anche quella del Caucaso, che cresce spontaneamente solo qui. Le cause sono state due : la malattia provocata da un fungo e una falena parassita", dice a Euronews Rezo Getiashvili, Forest Program Coordinator di CENN (Caucasus Environmental NGO Network).
Il contributo dell'uomo
In Georgia il bosso è famoso per la Domenica delle Palme, ricorrenza cristiana che precede Pasqua: la tradizione vuole che le persone ne portino a casa i rami, come auspicio di prosperità ed eternità.
In questo modo, però, le comunità locali hanno contribuito a decimare gli arbusti, non meno di quanto fatto da malattie e parassiti. Lo spiega a Euronews Sandro Narsia, guardia forestale che ha preso a cuore la conservazione del bosso della colchide, riportando personalmente le piante nelle foreste.
“Il bosso della Colchide ha un significato sacro perché è una specie superstite, che è riuscita a passare attraverso molti cambiamenti geologici. Perciò i georgiani lo considerano un simbolo dell'eternità“.
A suo parere le cause naturali non sono le principali responsabili del calo nella popolazione dei vegetali. Il futuro del bosso della colchide, infatti, dipende soprattutto dai suoi connazionali.
“Certo, ci sono i parassiti e le malattie naturali, ma i danni causati dall'uomo sono maggiori. A causa dell'uso rituale, le persone raccolgono alberi e rami dalle foreste e questa è la principale minaccia per la specie. Il mio consiglio è di comprare piante in vaso, coltivarle in casa e salvare così i bossi dall'estinzione”