Serbia, il 44% dei cittadini contrario all’adesione all’Ue. Lo rivela un rapporto dell'Ipos

Aleksandar Vučić - Presidente della Serbia
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Di Debora Gandini
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Serbi divisi sull’adesione del Paese all’Unione europea. il 44% si dice contrario. Per il Presidente Vučić importante proseguire sul cammino intrapreso

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Entrare nell’Unione europea non sembra essere più una priorità almeno per una grande fetta di cittadini della Serbia. Secondo l’ultimo rapporto Ipsos, per la prima volta, negli ultimi due decenni, se si dovesse tenere un referendum ora, il 44% dei cittadini voterebbe contro l’adesione mentre solo il 35% sarebbe favorevole.

Il presidente Aleksandar Vučić, a Euronews, ha fatto notareche questo calo significativo di interesse verso l’Europa riflette perfettamente la tendenza del Partito progressista serbo al governo. “Credo che la Serbia debba avere un posto nell'Unione europea, ha dichiarato Vučić, ecco perché è importante proseguire sul cammino intrapreso e lottare per questo. Dovrebbe tuttavia mantenere la nostra indipendenza nel processo decisionale, almeno fino a quando non diventeremo membri dell'Unione.”

I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati in un momento in cui il Parlamento europeo sta facendo pressing sulla Serbia affinché aderisca alle sanzioni contro la Russia, ammonendo Belgrado di non promuovere a sufficienza i valori europei.

Secondo **Nemaja Todorovic Stiplija,**del portale web European Western Balkans, la ricerca condotta dall’Ipsos è stata fatta per indagare sugli effetti di una potenziale decisione del governo serbo di imporre sanzioni a Mosca accettando quindi tutte le misure restrittive imposte da Bruxelles. Per ora, dicono gli esperti, questo calo di sostegno verso l'adesione della Serbia all'Unione europea influenzerà non poco gli orientamenti del futuro governo serbo.

La spina nel fianco europeo

La Serbia di Aleksandar Vučić resta una spina nel fianco europeo, In quello più orientale. Belgrado, che ha scelto di non imporre sanzioni alla Russia dopo l'invasione dell'Ucraina, subisce pressioni crescenti per allinearsi al resto dell'Unione europea, in quanto Paese candidato all'adesione.

Tra gli Stati che seguono più da vicino l'evoluzione delle posizioni serbe c'è la Germania, per mezzo del suo ministro degli Esteri Analena Baerbock: "Se la Serbia vuole aderire all'Unione europea, deve sostenere la politica estera degli altri membri dell'Unione", ha dichiarato recentemente il capo del-la diplomazia tedesca, "e quindi imporre alla Russia le sanzioni necessarie".

Bruxelles vuole una presa di posizione serba

Un pressing sempre più diretto nei confronti di Belgrado, che secondo Bruxelles deve scegliere da che parte stare. Le prese di posizione di Aleksandar Vučić sono considerate per il momento totalmente insufficienti: la Serbia ha votato la risoluzione delle Nazioni Unite che condanna l'aggressione russa e, al contrario, ha votato a favore del-la sospensione di Mosca dal consiglio Onu per i diritti umani. Ma l'Unione, Berlino in primis, esige un passo in più per considerare Belgrado un alleato affidabile.

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