Secondo il Fmi, "Il Pil sarebbe più alto se le donne avessero uguale accesso al mondo del lavoro degli uomini"
Non è solo una questione di diritti civili: la posta in palio è anche economica.
Secondo Kristalina Georgieva, direttrice del Fondo monetario internazionale, assicurare l'istruzione alle donne equivale a porre le basi per una crescita maggiore della ricchezza di un Paese
"Abbiamo calcolato che se le donne avessero lo stesso accesso al mercato del lavoro degli uomini, negli Stati Uniti il PIL sarebbe più alto del 5%, in Giappone del 9%, in India del 27%, in Egitto del 34% . Quindi se volete avere prosperità, assicuratevi che le donne possano contribuire alle loro comunità, alle loro società" ha detto Georgieva durante una conversazione con l'attivista pakistana nonché Premio Nobel per la pace, Malala Yousafzai.
Nel tweet di Georgieva: "È bello vederti @Malala! Grazie per essere stata ospite del Fmi. Garantire l'istruzione alle ragazze e dare potere alle donne non è solo moralmente giusto, è anche grande economia. Nessun paese può avere successo senza sfruttare appieno il potenziale di tutto il suo popolo."
Dal canto suo, Malala ha esortato le nazioni sviluppate "ad aumentare i finanziamenti per l'istruzione", concentrandosi sulle ragazze.
"Il mondo sta affrontando una crisi dell'istruzione femminile. Ci sono 130 milioni di ragazze che non vanno a scuola, e questa è una cifra stimata prima della pandemia. Ora ci sono altri milioni di ragazze che rischiano di perdere l'istruzione a causa del Covid-19, ma anche dei cambiamenti climatici e dei conflitti" ha sottolineato Malala.
Le donne afghane sono tra quelle più colpite dal divieto di istruzione. Il governo talebano ha detto che riaprirà le scuole alle ragazze quando il codice di abbigliamento sarà consono alla legge della sharia e alla cultura afghana.