"Siamo militarmente neutrali, ma non siamo neutralI quando si tratta di denunciare i crimini e di non voltarsi dall'altra parte". Lo ha dichiarato il Cancelliere austriaco Karl Nehammer che sabato ha visitato l'Ucraina, Lunedi sarà a Mosca, prima visita di un leader Ue dall'inizio della guerra
Il Cancelliere austriaco Karl Nehammer incontrerà il presidente Vladimir Putin, lunedì a Mosca.
Incontro con Putin: "Non troppo ottimista", dice Nehammer
Confermata dal Cremlino, sarà la prima visita del leader di un Paese dell'Unione europea in Russia dopo l'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, il 24 febbraio scorso.
Il quotidiano on-line austriaco "Kronen Zeitung" riferisce che il Cancelliere ha detto di voler agire come "costruttore di ponti", per cercare una soluzione diplomatica al conflitto in corso, anche se ha ammesso di non essere troppo ottimista in proposito.
Nehammer ha sottolineato di avere informato della sua iniziativa la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e il cancelliere tedesco Olaf Scholz
Lo scorso sabato, il Cancelliere Nehammer si è recato a Bucha, luogo-simbolo, ora al centro delle accuse di crimini di guerra alla Russia, dopo aver incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.
Nehammer - in carica dal 6 dicembre 2021 - chiede un'indagine delle Nazioni Unite sui presunti crimini di guerra.
In una conferenza congiunta con Zelensky, il Cancelliere austriaco ha dichiarato:
"È necessario che l'ONU indaghi su queste violazioni, è necessario che la giustizia internazionale inizi il suo lavoro. Sappiamo che le ruote della giustizia internazionale girano lentamente, ma girano continuamente e con determinazione, ed è quello che sta succedendo in questo momento".
Nehammer ha promesso che l'Unione europea continuerà a inasprire le sanzioni contro la Russia "fino alla fine della guerra" e che il pacchetto di sanzioni imposte questa settimana contro Mosca non sarà l'ultimo.
Il Cancelliere Nehammer ha confermato che il personale dell'Ambasciata austriaca in Ucraina tornerà presto a Kiev.
Per motivi di sicurezza, il corpo diplomatico di Vienna era stato momentaneamente trasferito, all'inizio della guerra, il 24 febbraio scorso, in una località dell'Ucraina occidentale, vicino al confine con la Slovacchia.