I francesi residenti nel paese hanno denunciato un aumento degli episodi di xenofobia e le statistiche lo confermano
Lo chef francese Franck Raymond vive a Londra da oltre vent'anni. È orgoglioso della gastronomia del suo paese, ma non ha alcun desiderio di tornare. Raymond è convinto che dopo la Brexit i produttori di vino francesi stiano deliberatamente rendendo più complicata la transizione per le imprese britanniche. Prima, stando allo chef, era più facile ottenerlo ed anche più economico.
"Abbiamo difficoltà a procurarci del vino francese. Molte difficoltà - dice Raymond - mentre invece non abbiamo nessuna difficoltà a importare del vino italiano. O del vino spagnolo, nessun problema". Per lo chef le responsabilità sono chiare: "È colpa della burocrazia francese ovviamente".
Dopo la Brexit molti cittadini europei non hanno fatto la stessa scelta di Frank Raymond e hanno deciso di lasciare il Regno Unito. Stando ai dati sull'occupazione, nel 2021 il numero di lavoratori europei nel Regno Unito è calato del 9% rispetto al periodo pre Brexit. Ma per molti la percentuale sarebbe molto più alta.
Si dice che la popolazione francese a Londra sia più numerosa di quella di Strasburgo, Nantes o Bordeaux, ma dopo la Brexit i francesi sostengono che ci sia stato un aumento degli episodi di xenofobia e le statistiche lo confermano. Secondo il governo l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea è stata seguita da un aumento del 15-25% dei crimini di odio razziale e religioso in Inghilterra e Galles.
Un tempo, stando ai dati del consolato, i francesi che vivevano nel Regno Unito erano più di 300.000. Una cifra diminuita di 40.000 unità negli ultimi tre anni. Persone che hanno deciso che non valesse più la pena di restare nel Regno Unito.