Pranzo politici sardi: inchiesta chiusa con 6 indagati

Revocato anche il sequestro della discarica di fanghi rossi
Revocato anche il sequestro della discarica di fanghi rossi
Di ANSA
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(ANSA) - CAGLIARI, 30 MAR - La Procura di Cagliari ha chiuso con sei indagati l'inchiesta sul pranzo "vietato" di Sardara del 7 aprile 2021. In uno stabilimento termale nel sud Sardegna, in aperta violazione delle norme anti Covid previste per la zona arancione che in quei giorni erano state disposte in tutta l'Isola, si erano ritrovati una quarantina di persone tra dirigenti regionali, politici, sindaci, vertici sanitari e militari. Molti dei quali all'arrivo delle Fiamme Gialle, che misero fine alla riunione-banchetto, riuscirono a dileguarsi. Chiusa l'inchiesta, dovrà rispondere di peculato per l'uso dell'auto di servizio, ma anche di alcuni falsi, il colonello Marco Granari, comandante del 151° Reggimento Fanteria della Brigata Sassari. Stesse contestazioni per l'aiutate, il tenente colonnello Mario Piras, e al segretario, il caporal maggiore Davide Concas. A loro il pm Giangiacomo Pilia contesta anche reati da Codice penale militare. L'accusa di omissione d'atti d'ufficio è stata invece ipotizzata per Antonio Casula, ex comandante regionale del Corpo Forestale. Il pm accusa poi di favoreggiamento il sindaco di Mandas, Umberto Oppus, all'epoca dei fatti direttore generale dell'Assessorato regionale agli Enti Locali, e Giovanni Corona, il manager responsabile della struttura termale. Secondo l'accusa avrebbero favorito i tre militari indagati con testimonianze e versioni concordate sul motivo della presenza al pranzo del comandate del 151° Reggimento della Brigata Sassari. Escono dall'inchiesta con l'archiviazione l'ex direttore generale di Forestas, Giuliano Patteri, e l'ex manager dell'Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino. Erano stati iscritti nel registro degli indagati per peculato, ma gli accertamenti della Finanza hanno escluso il reato. Ora i difensori dei sei indagati - che in queste ore stanno ricevendo l'avviso di conclusione delle indagini preliminari - avranno a disposizione l'intero fascicolo per chiedere di essere interrogati o presentare memorie, prima che il pubblico ministero decida se chiedere il rinvio a giudizio. (ANSA).

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