Risparmiare preventivamente sui consumi energetici per evitare una crisi in caso di approvvigionamenti razionati. E' questo l'appello del ministro tedesco dopo la richiesta di Mosca che pretende il pagamento del gas in rubli
Il ministro dell'economia tedesco Robert Habeck ha attivato la fase di preallarme del piano di emergenza gas: un team di crisi delle autorità e dei fornitori di energia si riunisce ormai quotidianamente al suo ministero.
Una reazione alla richiesta russa che la Germania, e altri stati che il Cremlino considera "ostili", paghino le forniture di gas in rubli, richiesta che il G7 considera una violazione del contratto. Habeck ha parlato seppure in attesa di conoscere maggiori dettagli pratici sulla questione,
"Al momento siamo in una fase in cui stiamo guardando da vicino quali flussi possono essere a rischio o possono interrompersi. Questo non è il caso - ha detto in una conferenza stampa Habeck - La sicurezza dell'approvvigionamento è garantita, tutti i contratti sono onorati in questo momento. Se non lo fossero , spetterebbe al mercato, nella seconda fase, fare i cambiamenti necessari o inviare segnali ai consumatori".
L'intervento si è poi concluso con un appello ad aziende e privati per un consumo responsabile .
Contestualmente è stato precisato che il piano di emergenza gas ha tre fasi: Dopo la fase di preallarme vengono le fasi di allarme e di emergenza. E solo nella terza fase lo stato interviene. Ulteriore precisazione è stata fatta sulle priorità; famiglie private e istituzioni come gli ospedali .
Anche gli USA impegnati sul fronte gas
Il segretario di Stato americano Antony Blinken è volato in Algeria, paese grande produttore di gas che affronta le richieste di aumentare le esportazioni verso l'Europa dopo l'aumento dei prezzi in seguito all'invasione russa in Ucraina.
Blinken ha incontrato il ministro degli Esteri Ramtane Lamamra sua prima visita come diplomatico USA nel paese nordafricano.
Obiettivo è sollecitare l'Algeria a riaprire una conduttura che ha portato il gas naturale algerino attraverso il territorio marocchino alla Spagna, per aiutare i paesi europei a ridurre la loro dipendenza energetica dalla Russia.