Allarme ONU: "la crisi umanitaria in Ucraina avrà implicazioni in tutto il mondo". La fame è una delle conseguenze della guerra
L’impatto della guerra sui paesi poveri si sta già facendo sentire. La crisi umanitaria in Ucraina avrà implicazioni in tutto il mondo e la fame è una delle conseguenze della guerra.
Secondo un rapporto delle Nazioni Unite i prezzi dei generi alimentari stanno salendo alle stelle nei Paesi a basso e medio reddito, conseguenza del fatto che la Russia blocca le esportazioni ucraine. In tutto il Medio Oriente e l’Africa, i prezzi già elevati delle materie prime di base, compreso il grano, sono aumentati tra il 20% e il 50% quest’anno”, ha sottolineato il vice segretario di Stato Wendy Sherman durante la riunione del Consiglio di Sicurezza.
Una situazione che preoccupa paesi come Libano, Pakistan, Libia, Tunisia, Yemen e Marocco, che dipendono fortemente dalle importazioni ucraine per nutrire le loro popolazioni”. A rischio c’è circa la metà del grano che il programma alimentare dell’ONU acquista per sfamare oltre 125 milioni. La FAO ha stimato che fino a 13 milioni di persone in tutto il mondo "potrebbero essere spinte verso l'insicurezza alimentare a causa dell'invasione russa.
I rischi per i paesi più poveri
Il rischio è quello che i paesi più poveri possano restare senza cibo e aiuti, con conseguenze catastrofiche. i. Come ricorda anche il recentissimo report dell’UNCTAD - l’organismo delle Nazioni Unite sul Commercio e Sviluppo - sono 25 i paesi africani che dipendono dal grano russo ed ucraino.
Alcuni di questi sono già al limite, in alcuni paesi sono in aumento le proteste di piazza scaturite dall’aumento del prezzo del pane, come in Nord Africa. A peggiorare le cose - afferma il report - la mancanza di stock per compensare la carenza di forniture e l'aumento dei costi per i fertilizzanti che costituisce un onere aggiuntivo per gli agricoltori.
Ino scenario pericoloso e drammatico. Stando agli esperti e agli economisti della FAO i prezzi del grano potrebbe aumentare tra l'8,7% e il 21,5%; quelli del mais potrebbero subire un incremento tra l'8,2% e il 19,5%. Il rapporto dell’Organismo dell’ONU, infatti, stima che il numero di persone denutrite a livello globale potrebbe aumentare da 7,6 milioni a 13,1 milioni di persone, a seconda dello sviluppo degli eventi.