Dopo due avvertimenti dell'ente delle telecomunicazioni del Cremlino il giornale su cui scriveva Anna Politkovskaya si deve fermare
Novaya Gazeta ferma le rotative, interrompe la sua attività di informazione sul sito del giornale e sui social media. È l'ennesima voce che si spegne in Russia, almeno finché la guerra in Ucraina non finirà, scrive la redazione in un comunicato.
Una decisione forzata, per il giornale diretto dal premio Nobel per la Pace Dmitry Muratov e su cui scriveva anche Anna Politkovskaya prima di essere assassinata, dopo due avvertimenti arrivati dall'ente regolare delle telecomunicazioni del Cremlino per violazioni della nuova legge sulla stampa. Che tra l'altro vieta di definire "guerra" l'operazione speciale avviata da Mosca in Ucraina.
Per approfondire:
➡️ Guerra in Ucraina, la giornalista russa no war ospite di Rai3 "Ho paura ma resto a Mosca"
➡️ Mosca oscura Euronews. L'emittente: "Continueremo a raccontare la guerra"
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Il precedente
Già a inizio marzo Novaya Gazeta aveva sospeso l'attività, dopo l'introduzione della responsabilità penale per chi avesse diffuso informazioni false sul conflitto in corso. Per notizie false, il Cremlino intende **qualsiasi fonte che non provenga dal governo. **
In base alla nuova legge i giornalisti rischiano fino a 15 anni di carcere se decidono di affidarsi a fonti non ufficiali per i loro resoconti.
Per effetto di queste norme diversi media, come il canale TV Rain e il portale Znak.com, hanno chiuso o si sono trasferiti all'estero. Anche la stazione radio Ekho Moskvy è stata chiusa - il cda ha messo in liquidazione la testata dopo accuse di disinformazione.