Turchia, turisti russi in calo. Il settore teme la crisi

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Di euronews
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Tour operator e albergatori si attendono un forte impatto delle sanzioni contro Mosca sul comparto che vale 30 miliardi di euro

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Le sanzioni occidentali contro la Russia colpiscono anche il turismo in Turchia, una delle destinazioni privilegiate da tanti cittadini russi.

Oltre alle limitazioni di viaggio, ai collegamenti aerei sospesi o cancellati, a scoraggiare viaggi e spostamenti contribuisce anche la sospensione delle banche russe dai princiopali circuiti internazionali delle carte di credito, come Master Card o American Express.

Tra quelli che lo stesso non rinunciano a una vacanza, alcuni, come quest'uomo, si sono preparati prima di partire, portando con sè denaro contante. "Stando in albergo non mi serve niente, ma se dovessi comprare qualcosa o visitare qualche posto non saprei come altro pagare".

Dal versante degli operatori turistici la musica non cambia: per loro le sanzioni hanno già cominciato a causare conseguenze negative nelle economie di molti posti, come spiega Anna Yigit, direttrice di un hotel di Antalya.

"L'anno scorso ad Antalya sono venuti 9 milioni di turisti, e il 57 per cento di loro erano russi, ucraini o bielorussi. Da questa crisi ci attendiamo un impatto molto pesante sul settore turistico".

Dopo il blocco causato dalla pandemia da covid-19 il governo di Ankara puntava per la prossima estate a una netta ripresa, per un mercato che in condizioni normali vale più di 30 miliardi di euro. Tuttavia le perdite economiche reali dipenderanno dalla durata delle sanzioni antirusse.

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