Pena di morte in Arabia Saudita. Questo sabato giustiziate 81 persone. In un solo giorno più del triplo delle le esecuzioni di tutto il 2020. Ryad: "Erano omicidi di persone innocenti, terroristi di al-Qaeda e sostenitori dei ribelli Houthi"
**Pena di morte. Mai così tante esecuzioni nella storia dell'Arabia Saudita **
PUBBLICITÀMentre il mondo aveva gli occhi puntati sulla guerra in Ucraina, sabato l'Arabia Saudita ha condotto la più grande esecuzione di massa della sua storia. 81 le persone giustiziate per crimini che le comunicazioni ufficiali indicano come spazianti dall'omicidio all'appartenenza a gruppi militanti e terroristici.
In un giorno quasi tre volte le esecuzioni di tutto il 2020
Numeri, secondo calcoli di Amnesty International, pari a quasi il triplo del totale delle esecuzioni condotte in tutto il 2020. Nel tentativo di migliorare la sua immagine e di attirare più turismo ed affari, il governo saudita aveva infatti dichiarato l'anno scorso di aver sospeso la pena capitale per reati legati alla droga, portando così a un calo dell'85% delle esecuzioni, secondo cifre ufficiali scese a 27.
Una "democrazia moderna" alle prese con lo Yemen e l'omicidio Khashoggi
Gli sforzi di presentarsi come una democrazia moderna e rispettosa dei diritti umani si sono però negli ultimi anni scontrati con il suo coinvolgimento della guerra in Yemen e la barbara uccisione di Jamal Kashoggi, l'editorialista del Washington Post, smembrato nell'ottobre del 2018 nel consolato di Istanbul, dove era stato attirato con un pretesto.
L'agenzia di stampa saudita statale ha annunciato le esecuzioni di sabato, affermando che alcuni dei condannati si erano resi responsabili di omicidi ai danni di "uomini, donne e bambini innocenti". Altri, sempre secondo le stesse fonti, erano membri di al-Qaeda e anche sostenitori dei ribelli Houthi dello Yemen.