Guerra e solidarietà: l'inviata di Euronews al confine polacco con l'Ucraina

Rifugiati ucraini in Polonia
Rifugiati ucraini in Polonia Diritti d'autore Daniel Cole/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved.
Diritti d'autore Daniel Cole/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved.
Di Monica Pinna
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

C'è anche un pullman arrivato dalla Basilicata per portare i rifugiati al sicuro

PUBBLICITÀ

Przemyśl è il primo grande centro che si incontra una volta varcato il confine polacco dall'Ucraina. Come tale sta ricevendo migliaia di rifugiati al giorno.

La macchina della solidarietà qui non si è mai inceppata, fatta di tanta gente comune che si mette a disposizione, scrivendo sui cartelli quello che può offrire, un passaggio o beni di prima necessità. Tra loro c'è anche un pullman di volontari arrivato dal sud Italia.

"In Italia ci sono circa ottomila comuni se solo il 50% di questi comuni decidesse di fare un pullman saranno in g era di portarci indietro 200 mila persone da qua", dice Antonio Maglione, presidente dell'associazione Gigi Ghirotti della Basilicata, che ha organizzato il trasporto.

Famiglie divise

Olexsandra è tra i passeggeri diretti in Italia. Ha lasciato la città di Charkiv sotto i bombardamenti con il suo bambino di un mese.

"Abbiamo deciso di partire perché non era sicuro per mia figlia, per i miei genitori e per me rimanere lì - racconta - Mio marito è rimasto. Ha deciso di rimanere in Ucraina e quindi spero che torneremo tra qualche mese perché ci manca molto. Vogliamo tornare a casa".

È impossibile sapere con precisione quante persone sono accorse da tutta Europa per aiutare i rifugiati ucraini al confine. Una cosa è certa, queste iniziative individuali stanno mostrando il vero volto della solidarietà.

L'Europa si mobilita

Norbert ha passato un giorno in viaggio per arrivare da Stoccarda. Alla nostra inviata Monica Pinna racconta che non gli è bastato lo spazio per caricare tutto il materiale che gli amici sono riusciti a raccogliere per i rifugiati.

"La cosa più difficile è stata organizzare l'accoglienza per chi avremmo riportato con noi a casa - aggiunge - Ho sparso la voce ed eccomi qua con cinque indirizzi. Quindi potremo dare ospitalità a qualcuno, inclusi i loro animali domestici".

Elizaveta ha trovato un passaggio per tutta la famiglia su un convoglio di tre furgoni arrivati dalla Germania:

"I nostri mariti sono rimasti per difendere l'Ucraina. Proveremo a stare in Polonia o andare in Germania perché a Kiev, i problemi sono enormi. Putin ha ucciso la nostra gente. Ha ucciso dei bambini, tanti bambini". La voce si spezza mentre finisce il suo racconto.

Un popolo in viaggio

Un milione e 200mila rifugiati ucraini hanno attraversato il confine con la Polonia nei primi 12 giorni di guerra. Per la maggior parte di loro, è la prima tappa sicura di un lungo viaggio.
L'emergenza umanitaria nel cuore dell'Europa è destinata ad aggravarsi. Secondo l'Onu se non si arriverà rapidamente a una tregua i profughi potrebbero arrivare a 5 milioni, nel più veloce esodo a cui si sia assistito dalla Seconda Guerra mondiale.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Guerra in Ucraina: prime evacuazioni a Sumy. Onu, verso 5 milioni di rifugiati

La solidarietà della Polonia. Allestiti numerosi centri di accoglienza per i rifugiati ucraini

Onu: oltre un milione di rifugiati dall'Ucraina, "nell'esodo più rapido del secolo"