Guerra ucraina, no della Nato alla no-fly zone sui cieli ucraini

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Diritti d'autore Olivier Douliery/AP
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Di Euronews
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Jens Stoltenberg "il peggio deve ancora venire". Accelerazione su integrazione di Svezia e Finlandia

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Piede sull'acceleratore per l'ingresso di Finlandia e Svezia, ma il semaforo è rosso sulla possibilità di una no-fly zone sopra i cieli ucraini.

A Bruxelles, nella riunione straordinaria dei ministri degli Esteri dei Paesi membri Nato, si riconferma dunque la strategia finora tenuta dall'Alleanza: sì alla fornitura di armi e al supporto strategico; ma le forze atlantiche resteranno fuori dai cieli e dal terreno ucraino.

"Gli Alleati danno il loro supporto all'Ucraina, lo stiamo aumentando sotto differenti aspetti. È cruciale, è un momento critico per Kiev. La no fly zone è stata menzionata" nel dibattito "ma non ci sono piani per operare nello spazio aereo ucraino o per inviare nostre truppe".

E ancora, "questa è la peggiore aggressione militare da decenni, con città, scuole, ospedali, edifici residenziali bombardati, attacchi alle centralinucleale. I giorni che verranno probabilmente saranno peggiori, con più morti e più distruzione".

Il Consiglio atlantico ha inoltre deciso oggi di rafforzare la cooperazione con la Finlandia e la Svezia. Questi due Paesi, ha detto il Segretario generale dell'Alleanza, Jens Stoltenberg, "saranno associati a tutte le nostre consultazioni".

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