La decisione arriva in seguito alle pesanti pressioni che il Regno Unito sta esercitando sugli oligarchi russi vicini a Putin
Iniziano a farsi sempre più tangilbili gli effetti delle sanzioni finanziarie a Mosca: l'ultimo a risentirne è il miliardario russo Roman Abramovich patron del club calcistico inglese del Chelsea, che ne ha appena annunciato la vendita.
"Una decisione incredibilmente difficile e dolorosa" l'ha definita Abramovich, che ha annunciato di non voler chiedere il rimborso dei prestiti fatti al club, per un valore di 1 miliardo e mezzo di sterline.
Il magnate ha detto inoltre di voler devolvere i proventi della vendita alle vittime della guerra in Ucraina.
L'annuncio arriva in seguito alle crescenti pressioni sul governo britannico per l'imposizione di sanzioni su Abramovich e molti altri oligarchi russi.
Il 55enne si è trovato nell'occhio del ciclone per via della sua presunta vicinanza al presidente russo Vladimir Putin, circostanza che l'ormai ex patron del Chelsea nega, ma che non gli ha risparmiato le pressanti richieste per un passo indietro.
Abramovich aveva comprato il club nel 2003 per 140 milioni di sterline: "non si è mai trattato di affari - ha dichiarato di recente - ma di pura passione per il calcio e per questo club".