Il punto sulla giornata di giovedì
Alberto de Filippis: Mentre il centro di Bruxelles si tinge con i colori dell’Ucraina, lo vedete alle mie spalle, qui è un po’ il mondo alla rovescia. L’invasione russa dell’Ucraina ha provocato reazioni molto diverse nella comunità internazionale. L’Unione Europea ha promesso sanzioni durissime, ma fra i paesi che hanno deciso le sanzioni più dure c’è il Regno Unito. Fra gli obiettivi di Londra la compagnia di bandiera Aeroflot, ma anche personaggi che abbiamo imparato a conoscere anche in Italia come Roman Abramovitch presidente della squadra di calcio del Chelsea. Persino la Svizzera ha deciso di abbandonare la sua proverbiale neutralità. Ignazio Cassis, presidente della Confederazione ha detto che “neutralità non significa indifferenza”. Saranno perciò messe in atto sanzioni finanziarie e di viaggio contro le banche e 361 membri della Duma, nonché contro uomini di affari.
Tiepide al momento Berlino e Roma. Sono circa 200 le imprese italiane in affari con la Russia, un plotone che ha in parte contribuito l'anno scorso a 7,6 miliardi di euro di interscambio con Mosca. Lato europeo, per ora non sono sanzionati il presidente Vladimir Putin né il ministro degli esteri Serguei Lavrov, ma le cose potrebbero cambiare. Alcune sanzioni sono ancora discusse".