Mentre Usa, Unione europea e Regno Unito sanzionano economicamente Mosca, l'Occidente si interroga su quale sia il vero obiettivo di Putin, dopo il riconoscimento delle repubbliche di Donetsk e Lugansk, nel Donbass
Tutto può accadere, in questo rebus geopolitico.
E i riservisti dell'Ucraina sono pronti.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky li ha richiamati in servizio, dopo il riconoscimento da parte della Russia delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk, nel Donbass (nome che deriva dalla contrazione di Donetsky Bassein, bacino minerario situato lungo il corso meridionale del fiume Donetsk).
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Tuttavia Zelensky ha escluso, almeno per ora, una mobilitazione militare generale e afferma di credere ancora in una soluzione diplomatica della crisi ucraina.
La determinazione di Zelensky
"Gli ucraini sono un popolo pacifico, vogliamo il silenzio... Ma se stiamo in silenzio oggi, domani scompariremo!", ha dichiarato Zelensky.
Gli alleati dell'Ucraina, tra cui Giappone, Unione europea, Regno Unito e Stati Uniti, hanno annunciato pesanti sanzioni economiche contro la Russia.
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Le contromosse di Biden
Dichiara il presidente americano Joe Biden:
"Mentre la Russia pensa alla sua prossima mossa, anche noi abbiamo preparato le nostre prossime contromosse. La Russia pagherà un prezzo ancora più alto, se continua la sua aggressione, comprese ulteriori sanzioni. Gli Stati Uniti continueranno a fornire assistenza difensiva all'Ucraina e continueremo a rafforzare e rassicurare i nostri alleati della Nato".
La strategia misteriosa di Putin
Per l'Occidente resta un rebus capire quanto lontano il presidente russo Vladimir Putin intenda spingersi, dopo il suo riconoscimento delle regioni filo-russe del Donbass, in Ucraina orientale, controllate dai separatisti.
Il timore è che voglia espandersi anche in altre zone dell'Ucraina.
Il riconoscimento da parte di Putin delle repubbliche di Donetsk e Lugansk è stato generalmente accolto con entusiasmo a Mosca. E non soltanto alla Duma, il Parlamento. In particolare, commenti largamente favorevoli anche dalla stampa moscovita. Ma non poteva che essere così...
Le sanzioni dell'Unione europea e del Regno Unito
Per l'Unione europea, la Russia è sola responsabile di questa crisi, annunciando le proprie sanzioni nei confronti del Cremlino.
Spiega Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea:
"Le sanzioni sono rivolte alle banche che finanziano l'apparato militare russo e contribuiscono alla destabilizzazione dell'Ucraina. E stiamo anche vietando il commercio tra le due regioni secessioniste e l'Unione europea".
Lo stesso Biden ha vietato, con un ordine esecutivo della Casa Bianca, ogni investimento americano nei territori del Donbass.
Anche il Regno Unito ha bloccato i beni di diverse banche e oligarchi russi presenti sul territorio britannico.