Donbass, viaggio nell'Ucraina filorussa. Le testimonianze dei residenti a Donetsk e l'appoggio dei russi alle decisioni di Putin
Questa è Donetsk, città di confine e capitale dell'autoproclamata repubblica popolare filorussa. Il cartello dice "Ucraina, 6 chilometri". Dopo la decisione di Vladimir Putin di riconoscere l’indipendenza delle due repubbliche separatiste del Donbass e l’ingresso dell’esercito di Mosca nel territorio che la comunità internazionale considera tuttora ucraino, la segnaletica potrebbe cambiare.
A Donetsk la vita continua come al solito. La gente del posto non sembra essere sorpresa dalla decisione della Russia di riconoscere anche l'autoproclamata repubblica popolare di Lughansk.
Cosa pensa la gente a Donetsk
"Non si sa cosa succederà, se sopravviveremo o no - dice una residente - Certo, non vogliamo la guerra, non abbiamo bisogno della guerra. Penso che Putin abbia preso la decisione giusta. Ora la gente sarà protetta, non ci sarà questa guerra, penso. Ci sono stati scontri e bombardamenti per 8 anni infiniti".
Un'altra donna sostiene che la politica di Putin porterà la pace: "Stiamo aspettando la pace, sia nel loro Donbass (dove si ritaglia la repubblica separatista di Lughansk, ndr) che qui, perché siamo fratelli russi, quindi tutto andrà bene, sarà meglio di prima. Ci sarà stabilità, pace nelle famiglie, i bambini torneranno a casa, i vecchi, i giovani, tutto andrà bene".
"Sono a favore dell'adesione delle repubbliche del Donbass. Sarebbe dovuto accadere molto tempo fa, questo è sicuro, perché il popolo russo vive lì, e io stesso ho vissuto lì per 20 anni, ma ho dovuto lasciare a causa di tutti questi eventi insensati - commenta un altro cittadino russo - Ora sono molto contento che i territori siano tornati alla patria".
I russi in maggioranza con Putin
Secondo un recente sondaggio del centro demoscopico statale russo, VTSIOM,** il 73% dei cittadini russi sostiene la decisione di Putin** di riconoscere unilateralmente l'indipendenza delle repubbliche separatiste
Alcuni sono indecisi e solo il 16% dice di non essere d'accordo.