Le esercitazioni, che coinvolgono elicotteri, carrarmati e paracadutisti, avrebbero dovuto terminare oggi: andranno avanti "in vista dell'escalation in Donbass" come annuncia il ministero della difesa bielorusso
Andranno avanti fino a data da destinarsi le esercitazioni militari congiunte tra Russia e Bielorussia: a farlo sapere è il ministero della Difesa di Minsk, che tra le ragioni cita esplicitamente l'escalation militarein corso in Donbas.
Le manovre, seguite dai rispettivi presidenti dalla sala operativa del Cremlino, coinvolgono carri armati, elicotteri d'assalto e paracadutisti, e avrebbero dovuto terminare questa domenica.
Il loro proseguimento è stato interpretato dalla Nato come la definitiva conferma di un'invasione ormai imminente: un "attacco su larga scala" secondo il segretario generale dell'alleanza, Jens Stoltenberg, che in un'intervista all'emittente tedesca Ard ha detto di ritenere che l'invasione potrebbe riguardare tutto il paese.
Uno scenario a cui anche l'Europa guarda con preoccupazione: non soltanto per l'eventualità che l'escalation possa degenerare in quella che il premier britannico Boris Johnson ha preconizzato come la più grande guerra mai vista dall'Europa dal 1945"; ma anche per i contraccolpi economici che delle eventuali nuove sanzioni a Mosca porterebbero all'Unione europea.
"Non possiamo offrire per sempre un ramoscello d'ulivo mentre la Russia conduce test missilistici e continua ad ammassare truppe" ha detto in proposito il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. "Una cosa è certa: se ci sarà un'ulteriore aggressione militare, reagiremo con sanzioni massicce e il costo per la Russia deve essere e sarà severo. Ma siamo sinceri. Sarà un costo anche per noi in Europa".
Intanto, nella regione del Donbas prosegue l'esodo di massa verso la Russia innescato dalla ripresa delle ostilità tra forze di Kiev e separatisti filorussi: negli ultimi giorni sarebbero state ben 1500 le violazioni del cessate il fuoco, con una pioggia di colpi di mortaio e artiglieria neppure lontanamente paragonabile alle sporadiche schermaglie dei mesi scorsi.
Un'escalation che, anche nel resto del paese, sta spingendo decine di uomini e donne ad arruolarsi come riservisti nella guardia nazionale, che sta già fornendo loro un addestramento militare di base.
"Sono un civile, anzi ero un civile fino a ieri - spiega Henadiy Levitas, businessman ucraino appena reclutato - perché ieri ho firmato un contratto con la Difesa Territoriale per essere nella riserva per i prossimi 3 anni."